19/11/2001

"ADDIO AL LAVORO NERO, NASCE L'"ALBO" DEGLI OPERATORI"

L'accreditamento del Comune garantirà qualità delle prestazioni e certezza delle tariffe alle famiglie che acquistano servizi di assistenza domiciliare per gli anziani
"Nasce ufficialmente l'elenco dei fornitori di servizi di assistenza domiciliare alle persone anziane. Lo istituisce, con un bando, l'assessorato ai Servizi sociali del Comune di Modena. Singoli operatori, organizzazioni che forniscono servizi di assistenza domiciliare, organizzazioni di mediazione tra domanda e offerta di lavoro e organizzazioni di fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo possono richiedere l'accreditamento, a partire dal 19 novembre, rivolgendosi allo Sportello Informanziani, in via Scudari 30 (da lunedì al sabato dalle 9 alle 12, numero verde 800 567772) oppure scaricando il modulo da internet all'indirizzo www.comune.modena/serdom cliccando sul pulsante Documenti e scegliendo la voce "Costituzione elenchi fornitori accreditati". L'elenco dei fornitori rientra tra gli obiettivi del "patto" firmato dal Comune, dai sindacati dei pensionati e di categoria Cgil, Cisl, Uil e Cupla, dalla Lega provinciale delle cooperative e dalle Confcooperative per rendere concreti la nuova legge nazionale sull'assistenza e il progetto Serdom, finanziato dall'Unione europea. L'accordo, il primo sottoscritto in Italia, fa di Modena la città "apripista" a livello nazionale nella sperimentazione di nuove forme di aiuto agli anziani in difficoltà. L'obiettivo è di offrire servizi domiciliari di assistenza a 1500 famiglie (il doppio di quelle aiutate oggi), fare emergere il lavoro nero e irregolare (stimato in 6-700 persone), creare una rete integrata di servizi costituita dal pubblico, dal privato e dal terzo settore, definire un "catalogo dei prodotti", cioè di attività che possono essere adeguate alle necessità dei singoli utenti. In altri termini, il Comune interviene da un lato per regolare l'offerta privata dei servizi alle persone - che rischia di crescere nel sommerso e di non essere incentivata a qualificarsi - e dall'altro per sostenere le famiglie nella scelta e nell'acquisto di servizi "ad hoc". Le famiglie potranno richiedere allo sportello informazioni sugli operatori e le organizzazioni in grado di fornire le prestazioni richieste, il costo e i requisiti contrattuali che riguardano le normative previdenziali, assicurative e fiscali, e l'elenco degli operatori accreditati, cioè di coloro che dispongono di formazione adeguata e praticano tariffe concordate. Potranno quindi interpellare le organizzazioni o i singoli operatori per verificarne la disponibilità, attivare l'intervento e stipulare un contratto fra quelli previsti dal patto. In questo modo si uscirà dalla "giungla" dei compensi, poiché saranno fissati la soglia minima e il tetto delle prestazioni, si contribuirà a fare emergere il lavoro nero e si garantiranno, attraverso attività di formazione, prestazioni di livello professionale. Nasceranno due distinti albi dei fornitori. Il primo registrerà le organizzazioni (profit e non profit) che offrono servizi di aiuto a domicilio a favore di persone anziane. Ogni organizzazione dovrà documentare requisiti organizzativi minimi, predefiniti, dichiarare i prezzi praticati, gli strumenti adottati per assicurare la qualità delle prestazioni e la soddisfazione del cliente. Il secondo registrerà i singoli operatori, le cui competenze professionali saranno certificate da un'Unità di valutazione appositamente costituita. "

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