13/11/2001

SICUREZZA, SEGNALI POSITIVI MA GUAI ABBASSARE LA GUARDIA

La relazione annuale del Prefetto in Consiglio comunale Il dibattito in aula.
" Sul fronte della sicurezza c'è una inversione di tendenza; le cose stanno migliorando, ma guai ad abbassare la guardia. E' questo, in sintesi, il quadro emerso ieri in Consiglio comunale dalla relazione del Prefetto, Italia Fortunati, sulla situazione della criminalità a Modena. Seguito con grande attenzione dall'intera aula consiliare, quello proposto dal Prefetto è stato un rapporto a tutto campo, forte dei positivi risultati raggiunti ma anche delle sofferenze ancora in essere a cominciare dai capitoli delle rapine e della prostituzione. In un quadro di consolidata collaborazione tra Prefettura e Comune fatto di rapporti interlocutori oltre che di scambio di informazioni, gli ultimi mesi - ha detto la dottoressa Italia Fortunati - le azioni fin qui condotte per il presidio del territorio hanno garantito significativi risultati. Di fronte ad un sensibile calo di scippi (30,34%), borseggi (-24%), furti in appartamenti (-31,9%) e furti di auto (-23,6%) si registra un preoccupante aumento delle rapine passate, in un anno, da 82 a 92. A questo proposito il Prefetto ha invitato ad intensificare i controlli preventivi. Anche su fronte della repressione dei fenomeni criminosi legati alla immigrazione clandestina i dati parlano di una significativa intensificazione delle attività repressive con 92 accompagnamenti alla frontiera e 89 accompagnamenti ai centri di permanenza temporanea. Un forte contributo in tal senso è atteso dalla prossima ultimazione del Centro di permanenza in corso di realizzazione nei pressi del carcere di Sant'Anna i cui lavori, ha annunciato il Prefetto, dovrebbero concludersi entro l'estate 2002. Sul fronte della criminalità organizzata, pur confermando alcune fenomenologie minori da seguire attentamente, sono da escludere presenze di sodalizi organizzati. Infine sul fronte della prostituzione, dopo i significativi risultati raggiunti si sta evidenziando una ripresa che preoccupa, perseguire con decisione per evitare una facile proliferazione del fenomeno. Infine il Prefetto ha sottolineato la collaborazione ormai da tempo in essere con il corpo dei Vigili urbani ricordando la positività della esperienza avviata con il posto integrato di polizia attivato presso la stazione delle autocorriere dove quotidianamente si concretizza una collaborazione non più occasionale ma continuativa. E di collaborazione ormai consolidata aveva parlato anche il sindaco Giuliano Barbolini intervenendo in apertura della seduta. La ricerca del confronto e della collaborazione tra gli organi decentrati dello Stato e i rappresentanti della collettività riguardo la sicurezza del territorio è stato un obiettivo primario che ci ha guidato in tutte le azioni. Grazie alle intese istituzionali, formalizzate nel contratto di sicurezza, ritengo siano stati raggiunti importanti obiettivi. Per il futuro, il sindaco ha indicato fra le priorità il "rafforzamento delle iniziative congiunte per la conoscenza capillare del territorio, che deriva anche da una interazione con tutti quei soggetti che vivono e lavorano su quel territorio". Sul fronte più generale della sicurezza Barbolini, dopo aver apprezzato l'intera relazione del Prefetto - corretta, rigorosa, ferma sui problemi veri, sui dati reali - ha sottolineato con soddisfazione il calo di numerosi reati anche se permangono preoccupazioni su alcuni di essi come quello delle rapine. Intervenendo nel dibattito, Achille Caropreso (Fi) ha sollecitato l'ultimazione del centro di permanenza temporaneo, oggi più che mai importante anche alla luce degli ultimi drammatici fatti americani. Pietro Roversi (Ds) quella degli accordi di collaborazione tra le diverse Istituzioni, locali e di polizia, è la strada maestra da perseguire nelle politiche per la sicurezza. Gianpaolo Verna (An) ha invece lamentato la scarsa presenza nelle relazioni del Prefetto e del Sindaco di elementi innovativi, di scelte coraggiose di fronte all'insicurezza vissuta da tanti cittadini e soprattutto da quelli del Centro storico. Per Vittorio Corsini (Ccd), con l'avvio del contratto di sicurezza tra Comune e Prefettura qualche risultato c'è stato. Altri potranno essere raggiunti, a suo dire, con la prossima attivazione del centro di permanenza temporanea. Perseguire la sicurezza - ha detto Leonarda Leonardi (Ds) - vuol dire anche rapportarsi con il mondo del volontariato che significa coniugare il lavoro di chi è sul territorio, conosce il territorio con gli interventi, prima di tutto preventivi, di è preposto al presidio della città. Giorgio Barbolini (Fi) ha rifiutato l'immagine di una città dove è in calo la criminalità. Siamo, invece, in una fase di recesso e di allontanamento dagli obiettivi prefissati. La criminalità sta riprendendo vigore. Per il futuro si intravedono nuvole scure. Francesco Frieri (Rc) si è augurato che le azioni per la sicurezza siano sempre più rivolte alla prevenzione, a rimuovere le cause che verso la repressione. Critico è stato poi il suo giudizio sulla istituzione, in corso di edificazione, del centro di permanenza temporaneo. Sicurezza vuol dire anche prevenzione sul fronte degli incidenti stradali - ha detto Ubaldo Fraulini (Ds) - che sono la principale causa di morte di giovani nella nostra città. Su questo come su molti altri fronti perla sicurezza determinante diventa il coinvolgimento diretto dei cittadini. Per Olga Vecchi(Fi) Modena è sempre più oggetto di conquista da parte di bande criminose. Per anni abbiamo denunciato questo pericolo mai siamo stati ascoltati. Per Antonio Maienza (Udeur), Fi non si è accorta che la campagna elettorale è finita, come non si è accorta che la situazione sicurezza va migliorando anche grazie all'ottimo lavoro fin qui svolto dalle forze dell'ordine. La sicurezza è prima di tutto correlata alla conoscenza dei fenomeni malavitosi - ha detto Gianni Ricci (Modena a Colori) - e su questo versante va prodotto lo sforzo principale . Marta Andreoli (Rc) ha sollecitato un maggior coinvolgimento dei cittadini. Solo con una diretta partecipazione di questi si può sperare di trasformare il diffuso senso di sicurezza attuale in impegno per la sicurezza. Ercole Toni (Ds) ha detto che, pur in presenza di un quadro generale che volge decisamente al meglio, la sicurezza rimane un problema come un problema sono gli ultimi segnali di ripresa del fenomeno della prostituzione come di quello dello spaccio. Toni ha poi invitato a considerare sempre più fondamentale il rapporto tra politiche per la sicurezza e cultura della solidarietà. Andrea Galli (An) ha detto che a Modena manca una visione strategica per la sicurezza. Si vive su singole iniziative con l'aggravante che molte di queste nascondono nei fatti il vuoto più completo, come nel caso del posto integrato di polizia. Parlare di sicurezza per Giorgio Pighi (Ds) è prima di tutto garantire politiche di intervento capaci di mettere in rete tutte le risorse disponibili, tutti i soggetti dello Stato e degli Enti locali, tenendo distinti le rispettive funzioni. Già la presenza mia in quest'aula - ha esordito Okunuga Olumide Suraju, vice presidente della consulta per i cittadini apolidi e stranieri - è elemento di maggiore sicurezza per noi cittadini stranieri come credo per la città. Fortemente critico, poi, è stato il suo giudizio sull'ultimo disegno di legge del Governo Berlusconi sull'immigrazione a suo dire destinato non a risolvere i problemi ma a ricacciare migliaia di immigrati nella clandestinità. "

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