23/02/2001

AL MUSEO SI ENTRA GRATIS

In occasione della Settimana per la cultura non si paga il biglietto per le collezioni comunali. Proseguono le mostre dell'Archivio, della Poletti e della Galleria civica
"Ingresso gratuito ai Musei civici di Modena in occasione della terza Settimana per la cultura, che si celebra in tutta Italia dal 26 febbraio al 4 marzo. Non si pagherà dunque il biglietto d'ingresso per visitare, in largo sant'Agostino, le collezioni comunali, composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell'America del Sud, dell'Africa e dell'Asia, e dal Museo d'arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all'età moderna. I Musei civici resteranno chiusi, come di consueto, nella giornata di lunedì e apriranno le porte ai visitatori da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato mattina dalle 9 alle 13, martedì e sabato pomeriggio anche dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In occasione della Settimana per la cultura si potranno inoltre visitare a Modena cinque mostre organizzate dal Comune. Ecco, in sintesi, temi e orari. Polvere d'archivio. Il Foro Boario ospita la mostra "Polvere d'archivio: la magia di ricomporre la storia", aperta fino al 31 marzo per iniziativa dell'Archivio storico comunale. La rassegna, che si può visitare tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (chiuso il lunedì pomeriggio, ingresso gratuito), propone trecento documenti tra originali e copie, 9 videoregistratori, 5 computer, 2 schermi per diapositive, uno schermo grande per proiezioni, una stazione informativa, una sala conferenze con 120 posti. E, inoltre, la ricostruzione di un'aula scolastica degli anni Cinquanta, con i banchi di legno, la cattedra, la lavagna, il pallottoliere, le vecchie carte geografiche. Un imponente allestimento per srotolare idealmente nei 1400 metri quadrati del Foro Boario gli oltre otto chilometri di documenti conservati dall'Archivio storico del Comune di Modena, che da quasi otto secoli documenta l'attività politica e amministrativa della città e che rappresenta, in Emilia Romagna, il più importante fondo documentario affidato a un comune. L'accesso agli strumenti informatici con l'assistenza qualificata di operatori dell'Archivio è possibile il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17, ma altre occasioni si possono concordare direttamente con l'Archivio storico telefonando al numero 059-200450. I libri di Chiesi. Fino al 3 marzo si potrà visitare alla biblioteca civica di Storia dell'arte Luigi Poletti, al palazzo dei Musei, la mostra dell'artista modenese Andrea Chiesi. L'esposizione propone fanzine, riviste, taccuini, copertine di Cd, cioè l'intera "produzione libraria" dell'artista, segnalato dalla rivista "Arte" come uno dei dieci talenti emergenti nel panorama artistico italiano. Chiesi si è formato frequentando la scena della controcultura punk e della musica indipendente della prima metà degli anni Ottanta. In questo ambiente ha esordito lavorando come disegnatore per diverse "fanzine", per la rivista "Frigidaire" e per la casa editrice Stampa Alternativa. Negli anni Novanta la sua poetica si è ampliata dando vita sia a operazioni artistiche multimediali che ad una personalissima pittura figurativa che ha trovato i temi di riflessione preferiti soprattutto nella rappresentazione del corpo nudo e delle aree industriali dismesse. Dal 1996 al 1999 ha inoltre disegnato venti copertine dei cd musicali "Taccuini. Collana di musica aliena" per le etichette Sonica e Dischi del mulo di Giovanni Lindo Ferretti. La mostra resta aperta da lunedì a sabato dalle 9 alle 13, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 (ingresso gratuito). Il corpo nell'arte. Oltre 70 disegni provenienti dal fondo storico dell'Accademia di Belle arti di Vienna raccontano l'evoluzione del gusto e delle correnti artistiche nell'arco di tre secoli. In compagnia di Rudolf von Alt, Ludwig Tischbein, Gustav Klimt, Egon Schiele, Fritz Wotruba, Herbert Schmalix si viaggia dal neoclassicismo al romanticismo, dall'espressionismo all'informale fino alle ultime tendenze. E' ciò che propone la mostra "Il corpo nell'arte dal XVII al XX secolo", aperta fino all'11 marzo a Palazzo santa Margherita per iniziativa della Galleria civica, che si è avvalsa della collaborazione del Museo Rupertinum di Salisburgo e del contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (dal martedì alla domenica 10-13/ 15/18, chiuso il lunedì, ingresso 5 mila lire, gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni). La rassegna si propone come un'affascinante carrellata su un tema classico dell'arte figurativa, la rappresentazione della figura umana, da sempre oggetto centrale dell'interesse e delle proiezioni degli artisti occidentali ed espressione di ideali di bellezza differenti e in evoluzione. Lo sguardo di Gnoli. A trent'anni dalla morte Modena rende omaggio all'artista romano Domenico Gnoli, lo scenografo, illustratore e pittore scomparso a New York nel 1970 all'età di 37 anni. L'occasione è offerta dalla mostra "Un nuovo sguardo", aperta fino al 25 marzo alla Palazzina dei giardini per iniziativa della Galleria civica (da martedì a domenica 10-13/15-18, lunedì chiuso, ingresso 8 mila lire, gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni). Il pubblico può ammirare una ventina di tele che coprono l'intero arco della produzione di Gnoli, dalle prove giovanili degli anni Cinquanta fino ai celebri ingrandimenti degli anni Sessanta che hanno garantito all'artista la notorietà internazionale: tra questi "La cravatta", "La mela", "Il busto", "La poltrona", "Il ricciolo", realizzati tra il 1968 e il 1969. Accanto a queste opere un centinaio di disegni illuminano il percorso di Gnoli illustratore per le riviste Harper's Bazaar, Vogue, Sports Illustrated, Time. Le foto di Lorenzoni. Fotografie dal piacevole effetto contraddittorio e allusivo, che suggeriscono nuove chiavi di lettura per l'interpretazione dei capolavori della storia dell'arte. E' ciò che propone l'artista spilambertese Omar Lorenzoni nella mostra "Citazioni", aperta fino all'11 marzo nella sala piccola di Palazzo Santa Margherita per iniziativa della Galleria civica (da martedì a domenica 10-13/15-18, lunedì chiuso, ingresso gratuito). "

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