16/02/2001

IL CENTRO DI PERMANENZA TEMPORANEA DIVIDE IL CONSIGLIO

Votato a maggioranza un Ordine dl Giorno dell'Udeur
" Costruire un centro di permanenza temporanea rimane una delle richieste forti della città per far fronte ai problemi della sicurezza. Lo ha ribadito ieri, giovedì 15 febbraio, il Consiglio comunale che ha approvato a maggioranza un ordine del giorno del consigliere Antonio Maienza (Udeur) con il quale si sollecita la realizzazione del nuovo servizio, sempre più indispensabile pr garantire piena efficienza all'azione delle forze dell'ordine ni confronti di chi è abituato a delinquere. A favore del documento si sono pronunciati tutti i gruppi di maggioranza, dai DS ai Democratici, all'Udeur. Contrari, Rifondazione comunista e An. Al momento del voto hanno abbandonato l'aula per protesta, "per l'inaccettabile intervento emendante dei DS sul testo originale dell'Ordine del giorno", i gruppi di Forza Italia e CCD. "L'emendamento apportato stravolge il senso del documento originario decisamente più forte nel richiedere l'avvio dei lavori che è cosa ben diversa da un semplice invito a bassa voce", hanno sostenuto i gruppi CCD e FI prima di lasciare l'aula. Unitamente al bisogno di un centro di permanenza, l'Ordine del Giorno ribadisce la necessità di tenere comunque sempre distinta la posizione del clandestino, che è spesso vittima di situazioni di sfruttamento economico e di miseria, rispetto a chi compie reati caratterizzando i centri stessi unicamente come strumento amministrativo per l'allontanamento dal territorio dello Stato". Infine si condanna il carattere aberrante delle proposte che vogliono introdurre nell'ordinamento come reato il mero fatto della clandestinità. Intervenendo nel dibattito, Francesco Frieri (PRC) ha fortemente criticato l'intero testo dell'Ordine del Giorno a suo dire "perfettamente sovrapponibile ai documenti del Polo, privo di una sola parola di sinistra". Frieri si è poi chiesto quale maggioranza si è venuta a costituire dopo l'arrivo dell'Udeur e se l'asse politico può essere considerato ancora di centro sinistra. Pur con motivazioni radicalmente diverse anche il consigliere Vittorio Corsini (CCD) ha criticato il documento emendato, a suo dire radicalmente cambiato rispetto alla prima originale versione. Favorevoli alla proposta Ercole Toni e Leonarda Leonardi del gruppo DS per i quali però va evitata ogni associazione della figura del clandestino a quanti delinquono. Per Achille Caropreso (FI) c'è da chiedersi - anche alla luce dell'emendamento introdotto dai DS - se veramente questa maggioranza vuole ancora costruire in città un centro permanente oppure se ha già dimenticato in fretta gli elogi a suo tempo testimonianti al Prefetto latore lo scorso anno di una precisa richiesta al ministero per l'istituzione di un centro a Modna. Nel dibattito, oltre al capogruppo dei DS, Giorgio Pighi che ha illustrato la proposta di emendamento poi votata e approvata a maggioranza dal Consiglio, è intervenuta anche Palma Costi, assessore all'urbanistica. Palma Costi ha ricordato che l'area per la realizzazione del centro è già stata individuata, confermata nei pressi dell'attuale Carcere di Sant'Anna, e comunicata al Ministero di Grazia e Giustizia. Per la realizzazione dell'opera esiste già una proposta da parte di un privato, lo stesso che ha edificato l'intero complesso della nuova questura. Non ci resta che attendere la risposta da Roma. Come Comune già siamo al lavoro per gli adempimenti urbanistici e se dal ministero si avrà presto un assenso, nel giro di poco tempo il progetto esecutivo potrà essere approvato dal Consiglio comunale. "

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