16/03/2001

APPROVATO A MAGGIORANZA IL, PIANO DELLA MOBILITA'

Favorevoli tutti i gruppi di maggioranza; contrarie le minoranze.
" Via libera, ieri in Consiglio, per il piano della mobilità illustrato in aula giovedì scorso dall'assessore al traffico, Nerino Gallerani. A favore del documento, che prevede oltre 20 interventi di potenziamento e di riorganizzazione del sistema viario circolatorio, hanno votato tutti i gruppi di maggioranza, dai DS ai Democratici e all'Udeur. Pollice verso invece dai gruppi del Polo, così come da Rifondazione comunista e da Modena a Colori. Intorno ai quattro obiettivi posti dalla Giunta al centro del piano - riduzione degli incidenti, miglioramento della qualità dell'aria, fluidificazione del traffico e accessibilità della città - ampio è stato il confronto. Per Francesco Frieri (Prc), che pure ha apprezzato l'approccio metodologico al tema seguito dalla Giunta, il piano tenta l'impossibile obiettivo di rilanciare il trasporto pubblico senza ridurre le auto private in centro. Occorreva invece favorire soluzioni alternative disincentivando l'uso dell'auto privata. Impressiona poi il vedere la Giunta procedere a tentoni, al di fuori da indirizzi politici precisi. Paolo Casolari (An) ha contestato al piano l'incapacità di esprimere scelte: non è un progetto organico e nello stesso tempo non contiene alcuna indicazione operativa. Nella elaborazione, poi, non si è tenuto in considerazione dell'alta velocità o, ancora, della prossima ultimazione della metropolitana leggera, più nota come "Gigetto". Il sospetto è che non si abbia alcuna idea di cosa fare per la mobilità. Più che ad un piano, dunque siamo di fronte ad un pianetto. Per Antonio Nicolini (DS) i temi della mobilità racchiudono sempre questioni complesse. Non esistono teorie o risoluzioni pronte all'uso, ha detto. Servono invece, approcci realistici e scientificamente costruiti per soluzioni a breve e medio periodo; lo impone il mutare continuo dei problemi; lo richiedono le necessarie verifiche sul campo. Anche Gian Domenico Glorioso (I Democratici) ha apprezzato la flessibilità del piano, condizione indispensabile per introdurre eventuali necessarie modifiche. Più in generale, poi, la proposta elaborata dalla Giunta cerca di mettere insieme in modo produttivo il trasporto pubblico e il trasporto privato, mobilità e esigenze dell'ambiente. Decisamente critico l'intervento di Achille Caropreso (Fi). Stupisce il modo in cui si continua a difendere la presenza sempre più ingombrante di mezzi mastodontici come i nuovi filobus che con il centro non si coniugano affatto. Il ricorso ad autobus e filobus più piccoli renderebbe più scorrevole il traffico soprattutto in viali come Rimembranze o in Via Emilia centro. Ercole Toni del gruppo Ds, ha apprezzato la scelta compiuta dalla Giunta che ha previsto sul fronte delle piste ciclabili due nuovi interventi. Trovo giusto potenziare ogni possibile soluzione di mobilità capace di garantire più sicurezza anche per i ciclisti e i pedoni. Toni ha poi chiesto che venga al più presto ultimata la pista ciclabile sulla Nonantolana. Per Vittorio Corsini (Ccd) la Giunta doveva avere il coraggio di correggere gli errori compiuti in questi anni a cominciare da quelli compiuti con la nefasta riorganizzazione della sosta sui viali del parco. L'esponente cristiano democratico, poi, ha criticato le scelte previste per il centro storico: di fatto si continua nella azione di strangolamento iniziata con il piano della sosta. I problemi difficili non è pensabile risolverli in modo facile ha detto Antonio Finelli (Ds). Quella della mobilità è una questione complessa dove devono trovare soluzioni, senza confliggere tra loro, i problemi del traffico privato e quelli della giusta promozione della mobilità offerta dai mezzi pubblici. Proprio per incentivare l'uso di autobus e filobus Finelli ha proposto lo studio di soluzioni tariffarie innovative e scontate per chi deve ogni giorno raggiungere per lavoro il centro storico dalla periferia. Giorgio Barbolini. Capogruppo di Fi, ha detto che di fatto la proposta della Giunta è un vero e proprio piano del nulla. Come quello della sosta, il piano della mobilità si contraddistingue per la sua inconsistenza e per l'inesistenza di un qualsiasi progetto complessivo. Sindaco e Giunta si sono dimenticato addirittura il prossimo impatto viario con i cantieri dell'alta velocità. Di ben altro avviso, Antonio Maienza (Udeur) che ha invece apprezzato l'intera proposta avanzata dal piano; una risposta seria e concreta alle sterili polemiche delle minoranze. Particolarmente interessante, poi, è stato il percorso seguito per la disegnazione del piano fatta di tanti momenti partecipativi e di consultazioni con associazioni di categorie e organizzazioni professionali. Adriano Dallari (Fi) ha detto che il piano non affronta i problemi veri della città, quelli quotidianamente vissuti dai cittadini; è vuoto e senza scelte programmatorie. Per l'assessore Stefano Bonaccini con il piano si cerca di dare risposta, tra l'altro, a due problemi di fondo: quello della sicurezza stradale e quello della tutela dell'ambiente. Non credo siano scelte di poco conto. Più in generale, poi, nel piano ritrovo un giusto equilibrio tra trasporto privato e promozione dei mezzi pubblici. Gianpaolo Verna (An) ha lamentato l'assoluta mancanza di attenzione ai problemi della sicurezza stradale ed in particolare ai tanti incidenti che si registrano lungo i viali. L'assenza poi di una precisa strategia di fondo sulla mobilità ha finito per svuotare l'intero piano tanto da renderlo senza forza, sommatoria di tanti tentativi destinati a non avere successo. Veri e propri palliativi che non risolveranno alcun problema. Per Adolfo Morandi (Fi) il traffico è decisamente peggiorato così come ogni tentativo fin qui compiuto per fluidificarlo è naufragato. Nonostante le esperienze compiute con il piano si ripropongono gli stessi errori. Basta pensare alla rotatoria in programma in Ciro Menotti: mia auguro possa girare meglio di quella di Natale Bruni. Critico anche l'intervento di Francesco Signorile (Fi) per il quale il piano proposto non contiene nulla di innovativo. Con altrettanta decisione Olga Vecchi (Fi) ha invece stigmatizzato l'assenza di ogni riferimento a problematiche ingombranti come l'alta velocità la costruenda metropolitana leggera. Più complessivamente, poi, il piano soffre della mancanza di un impianto urbanistico capace di tenere insieme viabilità, sosta e mobilità. Gianni Ricci (Modena a Colori) ha detto che il piano è stato costruito su alcune ipotesi che non possono essere condivisibili: la macchina vicino al centro storico è un demone, la macchina vicino ai centri commerciali è invece accettata. Avremmo preferito più autocritica. D'altronde parlare sul piano tecnico è un'utopia con questa maggioranza che dichiara le rotatorie di sinistra e i semafori, invece, di destra. "

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