10/03/2001

KRIER:

"Piazza Matteotti, conclusa la prima fase di confronto sulle ipotesi progettuali: "Occorre ridare un senso urbanistico compiuto a questo spazio" L'assessore Costi: "Utile il percorso avviato""
""Sono state tre giornate di lavoro estremamente utili e proficue, che ci hanno consentito di raccogliere materiali e di iniziare a definire alcuni scenari che ora vanno approfonditi e sviluppati sino a trasformarli in un progetto vero e proprio". Sono parole degli architetti Leon Krier e Pier Carlo Bontempi al termine della loro permanenza modenese nel corso della quale è stato avviato il lavoro di studio per un intervento su piazza Matteotti. "Modena ha un centro storico di grande pregio, con punti architettonicamente straordinari come corso Canalchiaro - spiega Krier - e con pochi aspetti problematici su cui intervenire. Relativamente a piazza Matteotti occorre ricordare che più che di una piazza sarebbe opportuno parlare di uno slargo creatosi con la demolizione di edifici preesistenti, avvenuta negli anni '30 e poi cresciuto senza una connotazione urbanistico-architettonica ed in rottura con il carattere della città storica. E questo è il problema da cui siamo partiti visto che, come superficie, piazza Matteotti è superiore alla stessa piazza Grande. Dunque le idee su cui abbiamo lavorato sono quelle di ricreare, partendo dallo schema originario che ne prevedeva tre, dei percorsi di collegamento tra via Emilia e via Taglio, magari sfruttando anche aree e spazi oggi di pertinenza privata e con modesti interventi su alcuni edifici esistenti. Il tema più delicato e complesso è quello di definire degli elementi che possano dare un senso urbanistico più compiuto allo spazio della piazza, partendo anche da alcuni riferimenti e studi che l'architetto Cervellati aveva sviluppato in passato. Ovviamente, per questa parte, la ricerca di soluzioni offre una gamma più ampia di possibilità, il cui sviluppo sarà elaborato in relazione con la Sovrintendenza. Certo è che siamo partiti da un preciso input, che ci ha dato l'amministrazione comunale, su alcune funzioni: dall'asilo, agli spazi per i giovani, al tema dei parcheggi. Ma anche avendo attenzione alla residenza e ad aspetti di servizio. Su queste funzioni riteniamo sia possibile ottenere un risultato significativo che sappia contemperarle e armonizzarle. Si tratta di funzioni pienamente compatibili con lo spazio che intendiamo progettare. A questo proposito, il dubbio che avevo espresso, non riguarda l'asilo, ma le caratteristiche dell'edificio che lo ospiterà". "Anche dal punto di vista dell'Amministrazione comunale - spiega l'assessore all'Urbanistica Palma Costi - il lavoro di questi giorni è stato davvero utile e importante. Voglio rimarcare ancora una volta l'importanza del metodo che stiamo cercando di sviluppare e che alla base delle scelte fatte. Abbiamo davvero ascoltato tanti pareri e punti di vista diversi su piazza Matteotti. Del resto la discussione che c'è stata sui giornali nelle scorse settimane faceva emergere come l'esigenza di ragionare e intervenire su questa piazza fosse ben presente in città. A questa esigenza, come amministrazione, siamo impegnati a dare una risposta qualificata. Intervenire su un luogo così importante del centro storico significa lasciare un segno destinato a durare nel tempo. Dunque, pur non volendo sottrarsi a un giusto confronto sulle funzioni, il punto di partenza è di ridisegno fisico di quello spazio. Per questo abbiamo chiamato urbanisti di grande livello come Krier e Bontempi. Ed a loro abbiamo proposto una elaborazione e una serie di idee che l'amministrazione ha maturato nel tempo, attraverso il lavoro dei propri tecnici ma anche, ad esempio, con il laboratorio urbanistico che ha coinvolto numerosi studenti. Da qui sono uscite le indicazioni, accolte dalla giunta, che hanno portato a configurare la piazza come uno spazio destinato in particolare al mondo dei bambini e dei ragazzi. La scelta della tenda era un primo segno (seppur necessariamente transitorio) in questo senso, seguito ora dalla realizzazione di un nido e di un centro giochi. Sono scelte maturate da anni, una precisa elaborazione da parte nostra e sulla quale abbiamo trovato piena sintonia con Krier. Ora però, partendo da una serie di funzioni individuate, si tratta di ragionare sullo spazio fisico, su una piazza che ha bisogno di essere messa in relazione con un tessuto urbano cui oggi è scarsamente legata. Non a caso Krier ed i suoi collaboratori hanno lavorato in stretto contatto con tutti i tecnici del settore urbanistica per inserire l'intervento su piazza Matteotti nel contesto di quanto si è fatto o si sta facendo anche in altre parti del centro storico, da piazza della Pomposa a piazza Grande. Parlando di funzioni, nel lavoro di questi giorni, è stato posto anche un tema legato ai parcheggi. Un tema che sarà valutato, senza pregiudiziali, nell'ambito del complesso di interventi ipotizzati dall'amministrazione in centro (incluso quello sul cinema Odeon), ma anche in relazione alle funzioni ed ai pesi urbanistici legati alla sistemazione di questo spazio. L'auspicio è che il confronto sul futuro di piazza Matteotti, dopo questa prima fase, possa svilupparsi in modo approfondito e sia sul merito di soluzioni urbanistiche che vogliamo di qualità ed adeguatamente inserite nel contesto della città"."

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