14/07/2001

""I PROBLEMI DELL'A1 NON SI SCARICHINO SUL TERRITORIO MODENESE""

"Sindaco di Modena e presidente della Provincia scrivono al ministro Lunardi sul tema dei rapporti con la Società autostrade. Chiesto un incontro urgente: "Situazione insostenibile""
"Il Sindaco di Modena Giuliano Barbolini ed il Presidente della Provincia Graziano Pattuzzi hanno inviato oggi una lettera aperta al Ministro per le infrastrutture e trasporti Pietro Lunradi in cui evidenziano i difficili rapporti con la Società autostrade in relazione al pesante impatto ed ai problemi derivanti dall'attraversamento dell'A1 sul nostro territorio. Barbolini e Pattuzzi, che chiedono un incontro urgente al ministro, sottolineano come la Società autostrade, assieme all'Anas, debba assumersi precise responsabilità e impegni. Il documento degli amministratori locali parte ricordando come "lo scorso mese la viabilità sul sistema di tangenziali della città di Modena e sulle strade provinciali e statali di collegamento con la città di Bologna è stata permanentemente congestionata per effetto delle opere di manutenzione sul tronco dell'autostrada A 1 tra Modena Nord e il nodo di Bologna. Migliaia di autoveicoli, per non restare fermi o incolonnati sull'autostrada, preferivano uscire ai caselli modenesi, invadendo la viabilità cittadina, congestionandola totalmente. Tale situazione - si legge nella lettera - ha determinato da un lato insopportabili disagi per i cittadini modenesi e dall'altro determina danni alle infrastrutture viarie della città di Modena e della provincia, accrescendone i costi di manutenzione. Questo stato di cose ha raggiunto un livello insostenibile, tanto che la stampa locale parla ormai di "autostrazio". La lettera prosegue sottolineando come non si sia "di fronte ad una situazione occasionale, connessa con un evento straordinario, ma sempre più nella ordinarietà. Una o due volte la settimana, nel tratto modenese dell'autostrada, si verificano infatti incolonnamenti dovuti a incidenti, o traffico intenso, in particolare nel periodo estivo. Queste Amministrazioni con ripetute note hanno già da tempo segnalato alla Società Autostrade tale situazione di disagio e, in vista dei lavori di manutenzione di cui sopra, hanno invitato la stessa a disincentivare l'ingresso di auto in autostrada, al fine di ridurre gli incolonnamenti e quindi lo sversamento di autoveicoli sulle strade cittadine. A questa nostra richiesta la Società Autostrade si è limitata ad avvisare i cittadini modenesi del rischio di disagi, invece di segnalare ai caselli a monte dei tratti interessati, fino ai grandi agglomerati urbani di Milano, Bologna e Firenze, l'esistenza di una situazione di criticità finalizzata a scoraggiare gli ingressi. Non si è capito se tale invito aveva come obiettivo quello di invitare i cittadini modenesi "a non uscire di casa" per consentire alla Società Autostrade di fare i propri interessi aziendali. Non v'è dubbio che da sempre, e specie negli ultimi tempi, si è ridotta ulteriormente l'attenzione ai problemi dell'impatto dell'A1 sul territorio circostante. Non è accettabile, inoltre, che la Società Autostrade tenti di scaricare la responsabilità per questo stato di cose sugli Enti Locali modenesi, responsabili dei ritardi nella realizzazione della 4° corsia, che potrebbe alleviare tale situazione critica. Il Comune di Modena unitamente alla Amministrazione Provinciale e alla Regione Emilia Romagna, ha espresso più volte l'assenso all'ampliamento, a condizione che venga realizzata contemporaneamente almeno una delle due complanari previste dal Piano Regolatore del Comune, in affiancamento alla sede autostradale, tra la SS 12 "Nuova Estense" e la ex strada statale Via Vignolese, completando così il sistema di complanari, realizzate da ANAS. La realizzazione di tale opera consentirebbe infatti, in caso di congestione sull'autostrada tra i caselli di Modena Nord e Modena Sud, di avere una effettiva alternativa, senza bloccare la viabilità cittadina. Tale realizzazione è inoltre indispensabile durante i lavori di cantiere della 4° corsia, e per garantire un'alternativa ai tratti in cui è prevista la interruzione della corsia di emergenza, (es. in alcuni sottopassi)". In questo quadro Barbolini e Pattuzzi richiedono "un intervento urgente del Ministero e la convocazione di un apposito incontro tra tutti i soggetti interessati per definire un programma di lavori da parte della Società Autostrade e/o dell'ANAS per rimuovere l'attuale stato di gravissimo disagio per la cittadinanza modenese e degli altri comuni interessati (anche il tavolo promosso da Unione Industriali di Modena per il prossimo martedì 17 può rappresentare un passaggio importante e utile). Queste Amministrazioni sono disposte a collaborare attivamente, ad esempio facendosi carico della progettazione, ma non ci si può chiedere di farci carico autonomamente della realizzazione di opere necessarie per attenuare i disagi creati sul territorio dell'attività della Società Autostrade, che in questi anni ha dimostrato totale indifferenza alle nostre sollecitazioni. In mancanza di risposta alle nostre sollecitazioni queste Amministrazioni si vedranno costrette ad intraprendere ulteriori e più forti iniziative, in tutte le sedi possibili, chiamando l'intera città, e il territorio, con le sue associazioni economiche e sociali, a farsi carico di un problema di vivibilità non più procrastinabile". La lettera di Barbolini e Pattuzzi si chiude poi con un riferimento alle notizie apparse proprio oggi sulla stampa locale in relazione ad un finanziamento di 600 miliardi per la realizzazione di una metropolitana a Modena, inserita tra le priorità nel programma del governo: "Da quanto abbiamo appreso dagli organi di stampa deduciamo che c'è consapevolezza sulla criticità dei problemi di mobilità sul territorio della città e della provincia. In effetti, una metropolitana leggera di superficie è in corso di realizzazione, e ulteriori stanziamenti ne potranno attenuare gli impatti, migliorare e ampliare il percorso, innalzare la qualità del servizio reso. Ci conforta il fatto che, all'interno di quella dimensione di previsioni finanziarie, anche molti altri problemi di mobilità urbana, e del territorio, considerati in una logica sistemica, potranno trovare positiva soluzione. Ribadiamo pertanto l'auspicio, e la nostra piena disponibilità, a una sollecita e costruttiva interlocuzione, anche ai fini di pervenire alla definizione di un accordo di programma con il suo Ministero sui progetti individuati". "

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