07/09/2001

NUOVE ANTENNE, SOLO AUTORIZZAZIONI TEMPORANEE

Ecco regole e criteri contenuti nella bozza di regolamento predisposta dal Comune. Sarà superato il regime delle concessioni edilizie
Base per vagliare le richieste di nuove installazioni avanzate da parte dei gestori sarà il Regolamento comunale per l'installazione e l'esercizio della telefonia mobile. L'amministrazione ha predisposto una bozza di documento sulla quale si avvia ora il confronto: prima dell'approvazione definitiva da parte del consiglio comunale (prevista nel mese di ottobre), il regolamento dovrà comunque passare al vaglio sia delle circoscrizioni che della commissione consiliare. La bozza di documento, che si basa sul quadro definito dalla normativa nazionale e Regionale, ha la sua novità più rilevante nel superamento del regime di concessione edilizia per le nuove installazioni, e nell'affermare invece che si tratta di autorizzazioni temporanee di durata pari a quella del titolo di godimento dell'immobile o dell'area su cui è situato l'impianto (dunque ad esempio, la durata dell'accordo con il proprietario dell'edificio su cui si intende installare una nuova antenna). La bozza di regolamento comunale conferma poi il sistema di programmazione annuale da parte dei gestori e stabilisce che sia effettuata una triplice istruttoria per valutare ogni singola richiesta di nuovo impianto. I tre campi soggetti a valutazione sono quelli dei requisiti radioelettrici (cioè legati alle emissioni dei ripetitori), quelli dell'impatto paesaggistico e quelli di compatibilità urbanistica (in termini di eventuali vincoli indotti dall'uso del territorio), oltre quelli igienico sanitari su cui si pronunciano Arpa e Ausl Nella bozza di regolamento, relativamente ai parametri radioelettrici si opera poi una distinzione tra requisiti cogenti (quelli previsti dalla legge e che quindi devono essere rispettati) e requisiti consigliati (cioè 3 V/m che sono più restrittivi di quelli di legge e il cui rispetto permette di conseguire benefici nel procedimento). Il documento che è in discussione prevede infine l'individuazione di norme e prescrizioni di carattere estetico circa la realizzazione dei nuovi impianti e individua anche una potestà del Comune per delocalizzare o bonificare impianti esistenti (così come criteri sono indicati anche per le riconfigurazioni che, in diversi casi possono essere effettuate solo se non si abbia un aumento dei livelli di esposizione). La procedura cui sono sottoposti i nuovi impianti, nella bozza di regolamento sin qui illustrata, ha una sostanziale analogia con le procedure di VIA (Valutazione di impatto ambientale), analogia rafforzata dal fatto che è previsto che ogni richiesta di nuova installazione sia accompagnata anche da un Rapporto non tecnico di sintesi, proprio al fine di agevolare la comprensione e la partecipazione (anche con la presentazione di osservazioni) da parte dei cittadini interessati. La bozza di regolamento infine prevede che l'amministrazione comunale, attraverso successivi provvedimenti, individui zone nelle quali è fatto divieto di insediare nuovi impianti fissi e zone di attenzione, dove invece l'insediamento di nuovi impianti può essere soggetto a limitazioni in relazione a fattori quali la densità abitativa o la presenza di altre sorgenti di emissioni elettromagnetiche. L'obiettivo è arrivare così a una sorta di contingentamento delle nuove installazioni.

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