11/04/2005

IL COMUNE DI MODENA SPERIMENTA IL BILANCIO PARTECIPATIVO

Informazione, ascolto e decisioni condivise: nuove forme di partecipazione dei cittadini si aggiungono a quelle già attive e conosciute. Si parte nel mese di Maggio.
Negli ultimi anni sono sempre di più le amministrazioni locali che in varie parti del mondo, Italia compresa, si attivano per estendere e qualificare la partecipazione dei cittadini. Molti Comuni hanno introdotto pratiche innovative di democrazia partecipativa al fine di consentire un coinvolgimento più attivo e più incisivo della comunità locale alla vita dell'Ente. Una delle esperienze più interessanti di democratizzazione della gestione urbana è sicuramente il Bilancio Partecipativo: un processo decisionale che consiste nell'apertura della macchina amministrativa alla partecipazione diretta ed effettiva dei residenti alla definizione delle scelte concernenti i loro territori di vita. Anche il Comune di Modena, ritenendo la valorizzazione della democrazia locale un obiettivo fondamentale del proprio mandato amministrativo, considera opportuno avviare la sperimentazione di un percorso di partecipazione che da un lato si ispiri alle varie esperienze di Bilancio Partecipativo realizzate a livello internazionale e nazionale, ma che dall'altro si adatti a quelle che sono le peculiarità del contesto cittadino. Realizzare, cioè, una pratica democratica che tenga conto del significato e del ruolo che la partecipazione ha avuto nella storia di questa città, che si integri con tutti gli istituti e gli attori che già realizzano la partecipazione alla vita amministrativa (Circoscrizioni, Consulte Comunali, Agenda 21..) e rispetti le competenze istituzionali degli organi di Governo dell'Ente. L'esperienza di partecipazione che si vuole sperimentare a partire dal prossimo mese di maggio consiste nell'attivare un percorso strutturato e continuativo che vedrà l'alternarsi di momenti assembleari e momenti di approfondimento. I singoli cittadini potranno esporre bisogni, formulare proposte ed indicare priorità sia in riferimento ad aspetti legati alla vita del proprio quartiere, sia in relazione a temi che interessano tutta la comunità locale. Un percorso regolato di ascolto e di co-decisione che superi la dimensione episodica e straordinaria, diventando pratica quotidiana di governo.

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