07/04/2005

IL CONSIGLIO COMUNALE COMMEMORA GIOVANNI PAOLO II

Un minuto di silenzio in sala. La figura del Papa ricordata da Pighi e Cottafavi
Il Consiglio comunale di Modena ha commemorato oggi la figura di Papa Giovanni Paolo II. La commemorazione, proposta dal presidente del Consiglio Ennio Cottafavi e dal Sindaco Giorgio Pighi, si è svolta in apertura dei lavori della seduta con le dichiarazioni di Cottafavi e Pighi e si è conclusa con un minuto di silenzio 'Il pontefice ha attraversato il suo, il nostro tempo lasciando segni indelebili nel dipanarsi della storia e soprattutto nelle coscienze di tutti ' ha dichiarato Ennio Cottafavi - Non è un caso che la sua scomparsa abbia sollevato tante emozioni tra moltitudini di persone in tutto il mondo, tra credenti e non credenti, tra chi ne ha seguito gli insegnamenti ed anche tra chi, invece, ha compiuto scelte diverse, ma sempre guardando con grande rispetto ed attenzione al pensiero di uno degli uomini più importanti nella storia recente dell'umanità. Anche il Consiglio comunale di Modena ha quindi deciso di rendere omaggio a Karol Wojtyla, un omaggio doveroso, ma anche molto sentito, visto che anche noi non siamo indenni dall'emozione generale di questi giorni. Il Consiglio comunale di Modena è quindi vicino alla comunità cattolica, alla diocesi, al nostro Arcivescovo, a quanti stanno vivendo questi momenti con sofferenza vera, ma anche con speranza e fiducia'. E' stata quindi la volta del sindaco di Modena, che ha sottolineato 'il continuo appellarsi alla coscienza delle persone: un monito che ha ovviamente assunto significati netti per i credenti, ma che ha rappresentato comunque un forte riferimento etico e morale per tutti gli altri. Insieme la potenza dell'esortazione ed il richiamo alla possibilità della scelta: è questo il tratto che più mi ha colpito di Giovanni Paolo II in tutti i passaggi del suo lungo e ricco pontificato ' ha ricordato Giorgio Pighi - In questi giorni si sono spesi fiumi di inchiostro e sono state espresse parole di altissimo contenuto in riferimento alla figura di Papa Wojtyla: ha parlato chi lo conosceva bene, hanno parlato i potenti della terra, le migliori intelligenze del mondo non hanno fatto mancare il loro contributo. Io, quindi, vorrei limitare il mio intervento al ricordo personale, perché ognuno di noi credo abbia un suo ricordo personale legato a Giovanni Paolo II: un momento difficile della vita, una battaglia per la pace, magari anche un'arrabbiatura per un concetto non condiviso. Sicuramente la presenza di Wojtyla non è mai risultata neutra: ha sempre esercitato un peso, ha sempre svolto un ruolo primario, ha sempre suscitato emozioni forti, vitali, umane. Lo ricordo quindi a Modena, nella nostra città, qui sotto in Piazza Grande e poi tra la folla lungo via Emilia. Rivedo la sua figura imponente sulla pista di Fiorano. Ancora una volta con grande attenzione a tutto: alla componente religiosa, al lavoro, ai ragazzi che andavano a suonare sotto la sua finestra in corso Duomo. Un Papa, un uomo capace di sfondare il muro di Berlino, ma anche di vivere con semplicità le piccole cose quotidiane. Tutti noi abbiamo colto la sua forza di fronte alla violenza dell'attentato: suo malgrado, una dimensione eroica. Ma ancora di più penso siano state e siano ancora di grande insegnamento la sua volontà e la sua dignità nell'affrontare la vecchiaia e la malattia. In questi ultimi anni ha dimostrato che anche in condizioni di grande difficoltà un uomo, qualsiasi uomo (e lui non era un uomo qualsiasi) può essere capace di dare ancora molto. Nel pensiero di Karol Wojtyla vi sono ovviamente anche passaggi che non tutti condividono. E' normale, è giusto che sia così. Il suo esempio di uomo anziano ed il suo straordinario attaccamento ai giovani: ecco io credo che questi due elementi possano tranquillamente entrare a far parte del patrimonio umano e politico di ognuno di noi. Insieme alla sua instancabile volontà di pace'.

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