07/04/2005

MOBILITA' SOSTENIBILE PER LA CITTA'

In Consiglio comunale il nuovo piano della mobilità urbana Al via il confronto su tre grandi priorità e nove progetti operativi. Oltre 600 milioni di euro di investimenti pubblici in dieci anni
Mobilità solo sostenibile nel futuro della città. A questo obiettivo punta il nuovo piano urbano della mobilità elaborato dalla Giunta e oggetto, da oggi al giugno prossimo, di una vasta consultazione tra i modenesi. Sostenibilità per una mobilità migliore, che riduca l'inquinamento atmosferico, il rumore, gli incidenti e lo stress causato da eccessivi tempi di percorrenza per recarsi al lavoro, a scuola, ecc. Sostenibilità come impegno affinchè tutti gli interventi riorganizzativi così come tutte le nuove opere programmate e da programmare rispondano ai requisiti di compatibilità con le qualità più complessive dell'ambiente urbano. Per oltre tre mesi il Piano sarà oggetto di incontri, dibattiti, di Consigli circoscrizionali aperti, di procedure ad evidenza pubblica per consentire ai cittadini una corretta e documentata valutazione della situazione reale caratterizzata, per citare alcune cifre da quasi 70mila spostamenti ora nelle fasce di punta o, ancora, da oltre 100 tonnellate giorno di ossido di carbonio scaricato nell'aria, ma anche per approfondire soluzioni ed interventi. Il tutto in un quadro necessariamente più esteso della città, dove analisi e gestione della mobilità vanno pensate in una visione di area vasta. Tre sono le priorità strategiche individuate dai tecnici del settore pianificazione territoriale, trasporti e mobilità. Nove gli obiettivi operativi da perseguire per un totale di oltre 600 milioni euro di investimenti pubblici e che nei prossimi dieci anni dovranno assicurare a Modena un incremento di quasi otto punti percentuale del trasporto pubblico accompagnato da una più generale ridistribuzione modale del muoversi in città con un più 1,1% per pedoni e bici ed un significativo meno 8,8% per le auto. Il tutto, nell'ipotesi di realizzazione della metrotramvia ancora in attesa delle necessarie certezze finanziarie nazionali. - La prima priorità punta al massimo utilizzo del trasporto collettivo in sede propria per persone. Per i collegamenti extraurbani significa puntare soprattutto sul trasporto ferroviario mentre per il centro urbano migliorare l'efficienza del servizio di trasporto pubblico mediante infrastrutture per soluzioni in sede propria. - Priorità assoluta anche per le piste ciclabili con una estensione della rete che sfiora i 50 chilometri per un totale, a lavori ultimati, di 157 chilometri con per una copertura spostamenti ' compresa la pedonalità - che passa dal 12,6 al 13,7% - Infine, il piano punta al potenziamento della viabilità ed in particolare in quei tratti dove oggi si registrano situazioni di congestione, diversamente non affrontabili in modo significativo con il trasporto collettivo o l'estensione della rete ciclabile. - Intercettare alla fonte il pendolarismo tra Modena e i principali centri della provincia e dell'area metropolitana Bologna-Modena-Reggio-Parma sviluppando principalmente l'utilizzo della rete ferroviaria grazie ai nuovi programmi di esercizio che si attiveranno dopo l'entrata in funzione dell'alta velocità; -Realizzare un servizio di trasporto pubblico locale in area urbana ad alta efficienza con tre linee di forza ' due di metrotramvia e una di filovia ' in sede propria con frequenza ogni 5 minuti in un quadro di riorganizzazione della rete urbana ed extraurbana -Intercettare il pendolarismo verso Modena con parcheggi scambiatori il più possibile in prossimità della tangenziale, in corrispondenza dei capolinea delle linee di trasporto pubblico locale con frequenza 5 minuti. Il tutto per un totale di 47 chilometri portando, a lavori ultimati, l'intera rete a 157 chilometri per un indice chilometri-abitanti tra i più elevati d'Italia. Tra le opere in corso di definizione sono stati inclusi, il futuro collegamento tra la tangenziale di Castelfranco e la Complanarina a Modena sud, la variante alla Via Emilia Est e la Rotatoria di Via Scarazza; l'accordo con Autobrennero e Autostrade per l'utilizzo libero o in convenzione del tratto Carpi Modena Nord.

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