12/10/2006

SE MAMMA SCOPPIA DI LAVORO, CAMBIA IL RUOLO DI PAPA'

L'obiettivo è aiutare le donne a conciliare casa e lavoro. Tra le azioni proposte anche la promozione di un nuovo modello di paternità. Se ne parla il 17 ottobre al Baluardo.


Hai memorizzato sul cellulare il numero del pediatra? Sai dove si trova il termometro di casa o quale supermercato nelle vicinanze fa orario continuato? Hai mai verificato se è finito il latte in frigorifero? Sono le domande del miniquestionario somministrato ai papà dei bambini che frequentano gli asili nido e le scuole d’infanzia di Modena. Inutile dire che se la risposta alle domande è “no” è il momento di fare un po’ di autocritica e di chiedersi se il carico famigliare non stia pesando troppo su un unico paio di spalle: quelle femminili. Un modo divertente ma anche provocatorio per parlare e riflettere sul tema della condivisione delle responsabilità familiari tra mamma e papà. L’idea è dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena che, insieme a partner francesi, spagnoli e greci, sta lavorando al Progetto europeo “Care” con l’obiettivo di individuare azioni in grado di facilitare la conciliazione della vita lavorativa e familiare, come nuovi modelli di paternità e di divisione dei compiti all’interno della famiglia, o la promozione di nuovi servizi per la cura dei bambini e degli adulti non autosufficienti.
Il punto di partenza è la ricerca promossa dall’assessorato e dal Comitato Pari Opportunità del Comune di Modena e condotta dall’Ufficio ricerche tra le donne modenesi di età compresa tra i 25 e i 65anni, per indagare la distribuzione dei carichi famigliari, il rapporto con i servizi del Comune e come essi rispondono alle esigenze reali delle famiglie.
“Le pari opportunità – sottolinea la presidente del Comitato Pari Opportunità, Rosa Maria Fino - si possono concretizzare se le persone sono nelle condizioni di poter scegliere liberamente e a pari condizioni quanto dedicarsi alla famiglia e quanto al lavoro. Prima ancora di parlare di pari opportunità occorre parlare della possibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro e di condividere le responsabilità familiari tra i partner. Sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro stiamo appunto lavorando con le dipendenti comunali, a tutte loro entro l’anno sarà somministrato il questionario della ricerca” .
“Da una parte – spiega l’assessore alle Pari Opportunità, Simona Arletti – è necessario consolidare i servizi di welfare e svilupparne di innovativi che possano rispondere sempre meglio alle esigenze di flessibilità per strutturare offerte che siano effettivamente in grado di dare sollievo alle donne. Dall’altra parte vorremo stimolare, anche attraverso dibattiti pubblici, come quello che si terrà martedì 17 ottobre, una riflessione sui ruoli e sulla ripartizione dei carichi di lavoro all’interno della famiglia.” Relatrice della serata del 17 (ore 20.30 Baluardo della Cittadella, piazza Giovani di Tien An Men 5) dedicata al tema “Chi lavora a casa tua? Figli si nasce, genitori si diventa. Il ruolo della scuola nel percorso di crescita della famiglia nelle trasformazioni sociali”, sarà la psicopedagogista Maria Rita Parsi; introdurranno il suo intervento le assessore Simona Arletti e Adriana Querzè. L’incontro è dedicato in particolare ai genitori, agli educatori e a tutti coloro che a qualche titolo partecipano alla cura e alla crescita dei bambini. Contemporaneamente l’assessorato ha avviato un corso, organizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità, rivolto alle educatrici e agli educatori che ha come tema centrale la diffusione della cultura di genere e i ruoli all’interno della famiglia. Altre attività saranno svolte nei nidi e nelle scuole d’infanzia della città; per i genitori dei nidi, in particolare, sono stati programmati alcuni incontri durante i quali un’esperta li aiuterà a confrontarsi sui dubbi che l’esperienza di genitore comporta, mentre con i bambini delle scuole d’infanzia si punterà sui giochi di ruolo.

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