05/10/2009

CONSIGLIO COMUNALE, DIBATTITO SU SICUREZZA E TASK FORCE

L'assessore alla Sicurezza Marino ha risposto a un'interpellanza di Bellei (Lega)

“I dati sull’attività della task force della Polizia Municipale parlano di 18 persone controllate, un arresto per spaccio di stupefacenti, 3 arresti per violazione delle norme sui cittadini stranieri, 2 stranieri accompagnati al Cie, altri 4 fotosegnalati. La task force ha anche allontanato camper non autorizzati di nomadi, fermato 72 veicoli, multandone 7 per violazioni del codice della strada e confiscando due auto per conduzione con patente falsa. Sono stati controllati anche 15 negozi, elevando sanzioni per oltre 4000 euro, 44 appartamenti soprattutto nella zona nord della città, e i parcheggi dei centri commerciali e del policlinico per prevenire l’accattonaggio molesto”. Così l’assessore alla Sicurezza del Comune di Modena Antonino Marino ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione presentata dal consigliere della Lega Nord Sandro Bellei sul tema “controlli della task force messa in campo per la sicurezza della città”. L’interrogazione è stata poi trasformata in interpellanza per consentire i numerosi interventi degli altri consiglieri.
Bellei ha esordito rilevando una certa “discrezionalità sull’urgenza delle interrogazioni” e ha spiegato che “per troppo tempo, soprattutto prima delle elezioni, la situazione di gravissimo degrado della città e di percezione d’insicurezza da parte dei modenesi è stata insistentemente minimizzata dall’Amministrazione comunale”, citando “statistiche sulla criminalità pubblicate dai giornali nazionali che collocano Modena in inquietanti posizioni”. Bellei ha osservato che “soltanto davanti al susseguirsi di episodi di criminalità diffusa in varie zone della città, il responsabile della sicurezza si è deciso a dar vita a una task force di 12 uomini, ancora prima che assumesse il controllo della situazione il nuovo comandante della Polizia municipale, senza avvisare né il Comando della Polizia municipale né la città attraverso i mass media”. Il consigliere ha ricordato che “in circa due settimane d’operatività, l’improvvisata task force ha comunque raggiunto significativi risultati” e ha chiesto di sapere “perché al suo posto, o accanto a essa, non possano essere impiegati gruppi di volontari previsti dalla legge” auspicando infine una continuazione delle attività di quella che ha definito una “ronda municipale”.
L’assessore Marino, che si è presentato in aula con un dizionario della lingua italiana, “perché le parole hanno un significato preciso”, ha precisato: “ho sentito parlare di un radicale cambio di passo rispetto alla strategia fallimentare messa in campo da Pighi e da me. In realtà ciò che il comandante ha detto è semplicemente che da ora in poi la task force sarà permanente. I risultati sono stati ottimi, anche a detta del sindaco di Sassuolo Luca Caselli. La cosa straordinaria – ha detto Marino - è stata mettere insieme tanti uomini di formazione diversa, per farli gire insieme nel controllo del territorio. Ora da straordinaria la task force è diventata permanente. A Modena – ha aggiunto l’assessore - i reati sono calati del 10%, ma voi continuate a dipingere la nostra città come se fosse in mano alla criminalità e al degrado. Noi vogliamo affrontare i problemi ma non fomentare le paure. In questo Governo la Lega ha ottenuto soltanto il fatto che 3000 unità di forze dell’ordine nel nostro paese non sono state sostituite”.
Nel dibattito, il primo intervento è stato di Paolo Trande, capogruppo Pd, che ha detto: “il consigliere Bellei asserisce che noi avremmo sottovalutato il problema sicurezza, lascia immaginare una città in preda alla violenza, dice che abbiamo usato male i vigili urbani. È dal 1995 che questa città fa progetti di sicurezza integrata senza raccontare storielle sulle ronde. In realtà quello che ci serve è ricevere nella nostra città più agenti e più risorse”.
Andrea Galli, Pdl, ha affermato: “tutti qui rappresentiamo interessi di cittadini, a prescindere dal nostro titolo di studio. Il collega Bellei ha riportato una sensazione di insicurezza di molti cittadini. Non dobbiamo confrontarci con chi sta peggio, ma con chi sta meglio di noi, o con la Modena di pochi anni fa dove si poteva lasciare la macchina aperta o le chiavi sulla porta di casa. Esistono reati, come i furti delle biciclette o anche gli scippi, che ormai non vengono più denunciati, quindi ha poco senso il riferimento al calo dei dati sui reati”.
Adolfo Morandi, capogruppo Pdl, ha dichiarato: “sui giornali è apparsa più di una volta la dichiarazione che la task force sarebbe stata a termine, qualcosa di straordinario e non invece ordinario come dichiarato oggi. Ci si arrampica sugli specchi per giustificare dichiarazioni diverse da quelle fatte dal nuovo comandante della Polizia Municipale Franco Chiari. È necessario liberare gli agenti dagli impegni d’ufficio che potrebbero essere svolti anche da un impiegato, e consentire loro di presidiare realmente il territorio. Un altro metodo può essere quello dei volontari per la sicurezza”.
Sergio Celloni, Pdl, ha osservato: “un anno fa, il Consiglio tematico sulla sicurezza non fu che una passerella, per dare una giustificazione a come era andata a finire la nostra città. Oggi la questione non è avere o non avere 25 vigili. Non abbiamo, invece, la forza istituzionale di far rispettare le regole. Le persone normali se sbagliano vanno in galera, i delinquenti invece, paradossalmente, se vanno in galera stanno meglio, come disse un ministro rumeno”.
Stefano Bonaccini, Pd, ha sostenuto: “noi diciamo che Modena è una città bella e vivibile, che però come la grande maggioranza delle città ricche d’Europa ha dei problemi. Alcuni problemi in alcune zone ci sono, frutto anche di come è cambiata la società. Per noi la sicurezza dei cittadini deve garantirla lo stato, attraverso le Forze dell’ordine, gli unici ad avere la competenza e l’autorità per farlo. Mi pare che questo Governo abbia delegato troppo ai Comuni. Domani i sindacati di Polizia manifesteranno davanti alla Prefettura contro i tagli del Governo. Mancheranno oltre 10 mila uomini nei prossimi due anni. Se ci tenete alla sicurezza di Modena dovreste darci una mano a ottenere i 25 agenti che abbiamo chiesto”.
Michele Barcaiuolo, Pdl, ha replicato al collega Bonaccini affermando: “è stato doverosamente sottolineato che la percezione di sicurezza dei modenesi è cosa ben diversa dai dati sui reati. È sulla percezione che bisogna agire per fare sentire i cittadini più liberi di vivere la città. Come percezione di sicurezza siamo al 93esimo posto in Italia. Noi crediamo sia lo Stato a dover garantire la sicurezza, ma che i Comuni, con le proprie funzioni, devono fare la propria parte. I famosi 25 agenti, comunque, sono arrivati e hanno sostituito quelli che sono andati via”.
Cinzia Cornia, Pd, ha detto: “non credo che la sicurezza sia l’unica problematica da dovere discutere in questa città. Si parla di percezione, ma qualsiasi sociologo è in grado di dirvi che se i mass media evidenziano ogni fatto di microcriminalità è ovvio che il cittadino ne viene influenzato. La chiave sulla porta comunque a casa mia non l’abbiamo mai lasciata, nemmeno quando ero bambina. Credo inoltre che si dovrebbe parlare anche di sicurezza sul lavoro, data la tragedia delle morti bianche”.
Mauro Manfredini, Lega Nord, ha affermato: “di concreto, sul fronte dei rinforzi, dobbiamo registrare un’ennesima vaga promessa. È stata fatta anche dai sindacati di Polizia una richiesta di aumento degli organici, di queste cose stiamo parlando già da anni. Non è stata certo colpa del centrodestra se in questo Comune si è creato un buco. Erano stati mandati 40 militari per liberare 40 agenti in servizio al Cie”. La presidente del Consiglio Caterina Liotti ha quindi temporaneamente sospeso la seduta a causa della confusione.
Dopo la sospensione, l’intervento di Luigi Alberto Pini, Pd, ha richiamato l’importanza di “rifarsi più ai dati che alla percezione. Dobbiamo riportarci – ha detto – ai punti veri, ai numeri, alle cose misurabili. Sono infine contento dell’elogio fatto dai consiglieri di centrodestra alla Modena d’altri tempi”.
Olga Vecchi, Pdl, ha osservato: “credo che invitare le minoranze a parlare di cose diverse dalla sicurezza sia sbagliato. Noi dobbiamo essere liberi di parlare delle cose importanti per la città, sicurezza e salute. Non so se la consigliera Cornia legge le notizie sui fatti di cronaca nera, si continua a parlare della percezione di sicurezza ma è la realtà che si deve vedere. I poliziotti che sono arrivati non hanno fatto altro che sostituire quelli che sono venuti”.
Maurizio Dori, Pd, ha ricordato la mobilitazione delle Forze di Polizia in programma nei prossimi giorni. “Il Governo- ha detto - non ha la giusta attenzione verso gli uomini in divisa e tutti gli organismi di rappresentanza si stanno schierando contro il ministro Brunetta, che ha deciso di assegnare risorse risibili. Oggi il turnover non garantisce più l’assunzione di un numero adeguato di militari, le auto hanno le gomme lisce e i mezzi a disposizione sono in generale insufficienti”.
Gian Carlo Pellacani, Pdl, ha affermato: “la sicurezza che deve garantire lo Stato è quella relativa alla grande criminalità, alla mafia, al terrorismo. Il compito relativo alla microcriminalità nei territori deve invece essere assolto dai sindaci, a cui lo Stato fornisce mezzi e strumenti per intervenire. Siamo vicini ai poliziotti e carabinieri e speriamo che possa essere risolto il problema di risorse che li affligge. Dall’assessore Marino pretendiamo vere iniziative per la sicurezza e siamo grati al nuovo comandante per avere reso permanente la task force”.
Nicola Rossi, Lega Nord, ha citato alcune prese di posizione del Sindaco in materia di sicurezza, e ha detto: “noi non abbiamo mai definito le ronde una panacea a tutti i problemi di sicurezza. Semplicemente pensiamo possano essere utili e troviamo fuori luogo questo continuo attacco politico alla Lega Nord”.
Francesco Rocco, Pd, ha osservato: “la sicurezza è una precondizione della democrazia. Siamo partiti dall’interrogazione di Sandro Bellei, una descrizione nella quale non rivedo la Modena in cui vivo io. Parliamo sempre di sicurezza come repressione, ma vorrei sfatare il mito secondo cui il centrosinistra ha paura di questi temi. Abbiamo ricette diverse rispetto alla Lega, che comunque a livello nazionale ci sembra non stia facendo niente per aumentare gli investimenti sull’ordine pubblico”.
Il sindaco Giorgio Pighi ha dichiarato: “non c’è attività di Polizia in cui, accanto a un sistema ordinario che va avanti, non intervengano attività mirate per affrontare oggetti definiti. Poi si può discutere su cosa sia temporaneo e cosa permanente, ma è aria fritta. Bisogna distinguere le operazioni specifiche di polizia dall’attività ordinaria. Se guardiamo la percentuale dell’utilizzo su strada della Polizia Municipale siamo a livelli altissimi, ben oltre il 50% di presenza in strada. Mi spiace che un’operazione che ha prodotto risultati significativi venga criticata perché non era un’operazione permanente”.
Vittorio Ballestrazzi, Modena a cinque stelle, ha ribadito l’importanza delle Guardie ecologiche volontarie: “hanno una divisa, sono pubblici ufficiali e credo si debba approfondire la collaborazione con questo corpo, che conta più di 100 unità nel solo Comune di Modena”, ha detto.
A conclusione del dibattito, Sandro Bellei, Lega, autore dell’interrogazione poi trasformata in interpellanza, si è detto “non soddisfatto della risposta, ma soddisfatto del dibattito: abbiamo parlato in modo ampio di questo argomento, per la prima volta. E se il dibattito è stato nervoso vuole dire che c’era un nervo scoperto, su questo”.
L’assessore Antonino Marino ha ripreso la parola concludendo: “per quanto riguarda le Gev, apprezzo l’osservazione del consigliere Ballestrazzi e credo si possa discutere per ampliare la convenzione e valorizzare il ruolo delle Guardie ecologiche volontari”. Marino ha poi affermato che “i 25 agenti promessi dall’allora sottosegretario Minniti furono inviati e poi fu il governo di centrodestra a cancellare questa assegnazione. La differenza tra sicurezza e percezione – ha continuato Marino – la conosciamo e per questo abbiamo coniugato in un solo assessorato gli interventi sulla sicurezza e sulla qualità urbana. Stiamo lavorando dal 1995 con ordinanze innovative e col progetto Modena città sicura. La nostra città non è in degrado, ma ha bisogno di un presidio continuo: abbiamo investito risorse cospicue sulla zona Tempio, su viale Gramsci e sull’R-nord. Ringrazio infine gli agenti di Polizia Municipale per l’operazione della task force”.
 

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