28/09/2009

SÌ DEL CONSIGLIO COMUNALE ALLA VARIAZIONE DI BILANCIO

Approvata la delibera presentata dall'assessore al Bilancio Alvaro Colombo

Una variazione di bilancio che per il 2009 ammonta a 14milioni 800 mila euro, di cui 4 milioni e 200 mila in spesa corrente e il resto in conto capitale, è stata approvata dal Consiglio comunale di Modena con il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena, contrario di Italia dei Valori, Lega, Modena a Cinque stelle, Pdl, Udc.
L’assessore al Bilancio e vice sindaco Alvaro Colombo ha presentato in aula la delibera spiegando che “per quanto riguarda la variazione di parte corrente, la spesa più importante rimane quella per il welfare, con una variazione di 2 milioni e 600 mila euro che in entrata provengono dal Fondo regionale per la non autosufficienza e da contributi dell’Azienda Sanitaria Locale per servizi erogati dal Comune. Altri 700 mila euro di variazione riguardano l’istruzione e 350 mila la cultura, con entrate provenienti da altri enti territoriali o da istituzioni come la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Si tratta – ha detto l’assessore – di una composizione della variazione di bilancio che conferma le linee politiche di fondo: dare priorità assoluta alle politiche sociali e al welfare. Anche la spesa per la cultura è, secondo noi, una spesa importante per garantire equità e coesione sociale alla nostra città”. Per quanto riguarda invece la spesa per investimenti, l’assessore Colombo ha spiegato che “la maggior parte della variazione di spesa si deve a interventi per la mobilità ciclabile, come le piste ciclabili di via Morane e via Emilia Est, lavori per la mitigazione dell’impatto acustico delle tangenziali, manutenzione dei cavalcavia di viale Mazzoni e viale Ciro Menotti, manutenzione straordinaria della casa protetta Vignolese”. L’assessore Colombo ha infine posto l’accento su un aumento di 163mila euro di incarichi e consulenze, in parte dovute a oneri assicurativi e previdenziali, in parte coperte da entrate esterne “come ad esempio i contributi che la Fondazione e Confindustria hanno stanziato per i progetti scolastici e i laboratori linguistici per studenti stranieri”. Concludendo, l’assessore ha affermato che “c'è una difficoltà reale per i bilanci futuri e anche per il bilancio 2009: per tutti gli enti locali, e anche per noi, è aumentata la forchetta tra entrate e spese, con spese sempre più rigide per il personale e i servizi, ed entrate anch'esse molto rigide dalle quali è stata sottratta l'Ici prima casa”.
Nel dibattito, Nicola Rossi, Lega, ha dichiarato: “non ci convincono alcune voci: 3 milioni di euro per l'acquisto di un ex deposito di artiglieria a Baggiovara, la spesa per la pista ciclabile di via Formigina, quella per la nuova strada di Saliceta San Giuliano, la spesa per la rotatoria di via Galilei. Fra tutti i settori fa la parte del leone le Politiche sociali. Apprezziamo l'attenzione agli anziani e portatori di handicap ma vorremmo più risposte per le giovani famiglie”.
Adolfo Morandi, Pdl, ha detto: “c'è ancora molto spazio per cercare di ridurre l'inefficienza della gestione di questa città. Anche oggi abbiamo assistito alla scena di un assessore che lamenta tagli e mancati trasferimenti dello Stato. Modena non fa altro che piangere miseria quando, in questa variazione, in realtà si vede chiaramente che il Comune ha ancora a disposizione un avanzo di circa 4 milioni di euro”.
Salvo Cotrino, Pd, ha difeso l'acquisizione del deposito di artiglieria di Baggiovara, che ha definito “potenzialmente strategica”, e ha ribadito: “investire nella manutenzione del nostro patrimonio significa anche mettere in circolo denaro nella nostra economia, consentendo di far lavorare artigiani e piccole imprese per realizzare questi interventi”.
Eugenia Rossi, Idv, ha dichiarato: “si confermano le priorità al sociale e all'istruzione, ma la cultura avrebbe bisogno di un complesso di interventi più seri e di maggiore chiarezza. Credo che gli interventi in edilizia dovrebbero concentrarsi su Peep e affitto sociale. Il limite di questa variazione è la sua consistenza, e mi chiedo a cosa si deve un cambiamento così cospicuo. Non voterò questa variazione a causa dell'aumento delle consulenze”.
Giuliana Urbelli, Pd, ha precisato: “questa variazione rappresenta circa un 2% rispetto al bilancio preventivo del Comune, un valore che si situa a un livello normale, di cambiamenti che possono capitare a qualunque azienda, in particolare in un periodo di incertezza economica. Per gli enti locali virtuosi come il nostro si prevedono notevoli minori entrate dallo Stato: un milione 700 mila euro in meno di rimborsi Ici e 930mila euro in meno per la decurtazione effettuata dal Ministero dell'Interno sui risparmi presunti dei tagli dei costi della politica”.
Gian Domenico Glorioso, Pd, ha ricordato: “al di là della collocazione politica, nessuna Amministrazione locale può regredire in termini di servizi resi. Il problema perciò è scegliere dove allocare le risorse scarse. I trasferimenti dallo Stato non sono finiti, ma sicuramente sono calanti. Un 2% di scarto rispetto alla previsione iniziale, come rappresenta questa manovra, è assolutamente normale”.
Davide Torrini, Udc, ha detto: “in prima battuta si costruisce un bilancio molto stretto, poi nel corso dell'anno si prevedono alcune modifiche. La variazione di parte corrente non è di per sé scandalosa. Ci sono delle entrate che mancano rispetto alla previsione, ma forse è inutile continuare a costruire bilanci sperando nelle entrate dello Stato. Per quanto riguarda il patto di stabilità, noi crediamo sia sbagliato perché impedisce ai Comuni anche virtuosi di poter investire”.
Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali, ha dichiarato: “il settore del sociale è quello che ha la variazione maggiore, comunque quasi dimezzata rispetto allo scorso anno. In percentuale è circa il 5% dell'iniziale. A ottobre noi non siamo mai in grado di quantificare le nostre entrate al 100%, dato che in larga parte dipendiamo da trasferimenti di altri enti. Molti servizi inoltre rispondono a domande individuali e non sono costanti negli anni”.
L'assessore Colombo ha ripreso la parola per la replica, affermando: “qui non si tratta di piangere sul calo dei trasferimenti, perché basta seguire anche distrattamente il dibattito politico per rendersi conto che queste osservazioni accomunano amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra. Qui siamo in presenza non di cali dei trasferimenti, ma di veri e propri tagli. Si parla di federalismo fiscale, ma in realtà oggi l'autonomia dei comuni viene ridotta a causa dei mancati trasferimenti”.
In dichiarazione di voto, Adolfo Morandi ha annunciato la contrarietà del proprio gruppo alla delibera, precisando che “i paragoni tra un'Amministrazione e un'impresa privata sono fuori luogo”. Mauro Manfredini, Lega, ha annunciato voto negativo sottolineando: “in un momento di continui sfratti forse sarebbe stato meglio incrementare il fondo per l'affitto piuttosto che acquistare un ex deposito di artiglieria”. Salvo Cotrino, Pd, ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo affermando che “la documentazione dimostra che gli impegni presi dall'Amministrazione sono stati tutti mantenuti”. Federico Ricci, Sinistra per Modena, ha annunciato voto favorevole, sostenendo: “i Comuni rispondono all'interesse collettivo e devono prima di tutto preoccuparsi dell'interesse dei più deboli tra i cittadini”.

 


 

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