11/11/2010

VIDEOSORVEGLIANZA, SI AGGIORNA IL PROTOCOLLO

Comune e Prefettura adeguano gli accordi alla luce delle nuove tecnologie. Nuova sala nella sede della Municipale, 5 telecamere mobili e 5 brandeggiabili

Una nuova sala di videosorveglianza nella sede della Polizia municipale, in via Galilei, l’acquisto di 5 telecamere mobili di nuova installazione per il monitoraggio in tempi rapidi di “fenomeni specifici e circoscritti”, e di 5 telecamere brandeggiabili a protezione del complesso scolastico Marconi di via Canaletto, che porteranno a 81 il numero degli “occhi elettronici” della rete cittadina.
Sono questi gli interventi messi a punto dal Comune di Modena e in corso di realizzazione, illustrati questa mattina dal sindaco Giorgio Pighi, dall’assessore alla Qualità urbana e alla sicurezza Antonino Marino e dal comandante della Polizia municipale Franco Chiari nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in Prefettura.
La necessità di adeguarsi alle nuove tecnologie introdotte negli ultimi anni nel campo della videosorveglianza porteranno a rivedere il protocollo d’intesa tra Prefettura e Amministrazione comunale sottoscritto la prima volta nel 2002 e aggiornato nel 2006.
In particolare, il nuovo protocollo dovrà tenere conto dell’implementazione del sistema di videosorveglianza che ha portato alla realizzazione di una sala operativa nel 2010 nella sede del comando provinciale della Guardia di finanzia e che recepirà interventi già pianificati previsti dal piano di lavoro sulla videosorveglianza urbana che sindaco e assessore hanno illustrato al tavolo.
Nel corso dell’incontro è stata data notizia anche del progetto, realizzato in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e presentato alla Regione Emilia-Romagna per un cofinanziamento, che prevede la sperimentazione di un software di analisi della scena in ambiente urbano che faciliterà le indagini perché consente di individuare persone e comportamenti sospetti.
Gli organi di Polizia presenti all’incontro di oggi hanno inoltre evidenziato nuove esigenze, incaricando il tavolo tecnico previsto dal protocollo di procedere ad ulteriori valutazioni relative all'individuazione di nuove aree da sottoporre a controlli con le telecamere.
 

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