06/12/2010

EDILIZIA, PRECISATI I CRITERI PER MODIFICARE GLI IMMOBILI

Fissato al 5% il limite per ristrutturazioni o varianti in corso d'opera. Ok dal Consiglio con il voto di maggioranza e Mpa. Contrari Pdl e Lega, astenuta l'Ucd

Chi ristrutturerà la casa o presenterà una variante in corso d’opera potrà aumentare l’area edificabile del proprio immobile, ma solo per un massimo del 5% . Sono inoltre previsti limiti per aree a destinazione residenziale con superficie inferiore a 1200 metri quadrati e tra i nuovi criteri per la compatibilità urbanistica c’è anche il limite minimo di 75 metri quadrati di superficie utile media delle nuove abitazioni.
Sono alcune delle novità introdotte dalla modifica del Regolamento sui criteri e le modalità applicative dell’articolo del testo coordinato delle norme di Psc (Piano strutturale comunale, ex Piano regolatore generale), Poc (Piano operativo comunale) e Rue (Regolamento urbanistico edilizio) che si riferisce all’assegnazione e al trasferimento di potenzialità edificatoria o modifiche di destinazione d’uso.
La variante al Regolamento del 2008 è stata presentata dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta e approvata oggi, lunedì 6 dicembre, dal Consiglio comunale di Modena con il voto di favorevole di Pd, Sinistra per Modena e Mpa, contrario di Pdl, Lega nord e Modenacinquestelle.it e l’astensione dell’Udc.
L’articolo in discussione contiene i criteri e le modalità perequative per lo scambio tra Comune e privati e riguarda esclusivamente lotti già costruiti o non edificati ma urbanizzabili. Definisce, in particolare, che in caso di maggiori potenzialità edificatorie o più vantaggiose destinazioni edilizie rispetto alla precedente previsione del Piano regolatore, sia dovuta una compensazione economica al Comune corrispondente al 50% del maggior valore economico del terreno, generato dalle modifiche urbanistiche proposte. Con tale somma, l’Amministrazione provvederà alla realizzazione di opere e servizi pubblici o all’acquisizione di aree per la realizzazione degli stessi. Il maggior valore è definito in base alla zona in cui si trova l’area. Dopo un confronto con le categorie immobiliari e imprenditoriali, l’Amministrazione ha suddiviso l’intero territorio comunale in quattro zone in relazione alla destinazione d’uso (residenziale, direzionale, commerciale e produttiva). Per ogni fascia sono stati calcolati i valori medi degli immobili e l’incidenza del terreno, valori che sono periodicamente aggiornati dal Consiglio comunale.
“Il calcolo viene fatto sulla base di tabelle predisposte da parte del Collegio peritale del Comune”, ha spiegato Sitta. “L’ultimo aggiornamento risale a novembre e ha comportato una diminuzione media del 5% dei valori immobiliari”.
Con la modifica viene definito in maniera più precisa l’iter procedurale e di valutazione dell’ammissibilità della proposta di accordo tra Comune e privati; è stata introdotta la possibilità di rateizzare il pagamento per un massimo di quattro rate nel corso di un anno. Sono stati, inoltre, disciplinati modi e tempi in cui i privati possono pagare le spese di registrazione dell’atto.
E’ stata, infine, introdotta una quota di maggior valore delle unità immobiliari dove a parità di superficie si aumenta il numero degli alloggi: “Ad esempio, nel caso in cui al posto di un appartamento da 150 metri quadrati ne vengano realizzati due da 75, viene definita una maggiorazione del valore immobiliare del 15%”, ha aggiunto Sitta.
L’assessore ha concluso la presentazione sottolineando che l’articolo modificato rappresenta “un semplice correttivo per razionalizzare e accelerare le procedure di attuazione e garantisce un trattamento equanime per tutti i cittadini”.
 

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