24/02/2011

"COMUNI MAI COSI' PENALIZZATI DAL DOPOGUERRA AD OGGI"

Bilancio di previsione 2011 in Consiglio comunale. Il sindaco: "Dallo Stato 12 milioni in meno. La manovra prevede 4 milioni di tagli e 8 milioni di entrate"

“Le risorse a disposizione quest’anno sono inferiori a quelle dello scorso anno; dal dopoguerra a oggi è la prima volta che avviene. Mai prima d’ora i Comuni sono stati così penalizzati. E per il prossimo anno sono previsti tagli ancora più pesanti”. Lo ha affermato oggi in Consiglio comunale il sindaco di Modena Giorgio Pighi nell’intervento di presentazione del Bilancio preventivo per l’esercizio finanziario 2011. “Il Governo – ha detto il sindaco - ha deciso di scaricare sulla finanza locale quasi tutto il peso della manovra economica e, da qualsiasi parte si guardi, la coperta rimane sempre troppo corta, anzi piena di buchi”. Il riferimento è ancora una volta all’immagine della gomma statale che cancella pezzi di città. “Il taglio è stato indifferenziato, senza distinguere tra buona e cattiva amministrazione, tra chi ha tenuto i bilanci in equilibrio e chi ha, invece, indebitato i propri cittadini per i prossimi 20 anni. Ma noi non siamo Roma o Catania, non abbiamo ingoiato miliardi di euro. Non abbiamo sprecato, regalato, né assunto amici e parenti”, ha continuato il sindaco ricordando che Modena è il Comune meno indebitato d’Italia, eppure “il patto di stabilità ci impone di avere sempre in cassa oltre 8 milioni di euro, comunque, indipendentemente dalle necessità e dalle esigenze dei cittadini: ciò comporterà che dovremo pagare lavori e servizi con due o addirittura tre anni di ritardo”.
E, ritornando ai tagli, “all’inizio della manovra mancavano 12 milioni di euro per minori trasferimenti da parte dello Stato. Tagliare 12 milioni – ha spiegato Pighi – avrebbe significato decine di posti in meno nelle strutture per anziani, centinaia in quelle per l’infanzia, significava chiudere biblioteche, tagliare i teatri e azzerare lo sport”. Per questo, l’Amministrazione ha impostato una manovra diversa basata su 4 milioni di tagli e 8 milioni di entrate. I tagli riguardano i contributi ad enti e associazioni (e a questo proposito il sindaco ha rivolto a tutti i volontari un appello “a resistere, a non far venir meno il prezioso contributo alla città”) e le spese per la qualità dei servizi, ma “il nostro non è e non deve diventare un welfare per pochi, questa città merita servizi all’altezza per tutti”, ha assicurato il sindaco. La riduzione delle spese riguarda anche la manutenzione del verde e del patrimonio comunale e le risorse per il lavoro, “perché di questo si tratta – ha sottolineato Pighi - quando si riducono le spese sugli investimenti e sulle forniture di servizi: significa tagliare posti, ridurre prestazioni e quindi contrarre le opportunità di lavoro”.
“Lotta senza quartiere” all’evasione dei pagamenti, moderata azione sulle tariffe e una richiesta di maggiore impegno da parte della Fondazione cassa di risparmio sono le leve su cui agiscono le entrate. “Così, malgrado, tutto abbiamo definito un monte investimenti di 40 milioni di euro”, ha afferma il primo cittadino che, in conclusione, ha annunciato il prossimo cantiere degli Stati generali, dedicato all’economia, e ha ricordato le priorità dell’Amministrazione: “i servizi alla persona, la manutenzione, la costruzione di nuove scuole e lo sviluppo della mobilità dolce”. Infine, per quanto riguarda l’urbanistica, l’impegno è a “creare le basi progettuali del prossimo piano strutturale comunale intorno al quale far crescere la città”.

 

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