20/01/2012

GLI STUDENTI DA “100 E LODE” INCONTRANO IL SINDACO

Sabato 21 gennaio alle 10 i 27 migliori studenti del 2010/2011 riceveranno la medaglia della Bonissima e presenteranno un libro che raccoglie i loro racconti

 

C'è chi ringrazia “famiglia, amici e professori” perché “prendere 100 e lode non è un merito esclusivamente individuale”. C'è chi alla domanda “perché sei così bravo?” risponde, citando Totò, “Io, modestamente, lo nacqui”, e chi raccomanda agli studenti più giovani: “Tieni sempre a fuoco i tuoi obiettivi, abbi fiducia nelle tue capacità e non mollare”. Sono i racconti pubblicati dai 27 ragazzi e ragazze modenesi che, nell'anno scolastico 2010/2011, hanno superato l'esame di maturità con “100 e lode”.

Vengono da tutte le scuole di Modena gli studenti eccellenti che sabato 21 gennaio alle 10 incontreranno in Municipio il sindaco di Modena Giorgio Pighi, insieme all'assessore all'Istruzione Adriana Querzè e alla dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue. I giovani saranno premiati con una pergamena e una medaglia della Bonissima. Le loro storie sono inoltre diventate una pubblicazione, dal titolo "Il mio cento e lode: racconti di percorsi scolastici di studenti eccellenti”, edita dal settore Istruzione del Comune di Modena, nella quale ognuno di loro descrive la propria esperienza di studio, a cominciare dalla scelta della scuola superiore. Alcuni racconti parlano di figure importanti di amici e insegnanti, altri del senso e delle motivazioni dello studiare, altri ancora si rivolgono idealmente ai ragazzi più piccoli per dare loro consigli e suggerimenti.

“Quando sono uscita per l’ultima volta da quell’aula e mi sono ritrovata fuori è stato come uscire dalla sala cinematografica”, scrive una ragazza pensando al giorno dell'esame, mentre un'altra ricorda come, nonostante lo studio intenso, sia sempre riuscita a trovare il tempo per coltivare relazioni e amicizie: “La quinta superiore significa dedizione e studio, ma non dimentico le risate e i pranzi fuori, in biblioteca con le amiche, durante i quali si spettegolava un po' e ci si cronometrava prima dell'apertura dei libri”. Una giovane di origine straniera ripercorre il proprio curriculum scolastico e afferma: “Penso di avere superato il mio sentirmi diversa nel momento in cui ho compreso la ricchezza che la diversità conferisce”. E c'è anche chi, oltre a raggiungere il 100 e lode, si è trovata davanti un obiettivo ancora più impegnativo: “Ho raggiunto questo piccolo traguardo a seguito di un anno scolastico duro ma davvero speciale caratterizzato senza dubbio dalla mia gravidanza. Dopo aver scoperto che sarei diventata mamma ho decisamente trovato una motivazione in più, la voglia di concludere al meglio l’ultimo anno di scuola si è moltiplicata, non avrei più studiato solo per me stessa ma anche per mia figlia che doveva essere fiera di me”. Infine, non manca chi sottolinea il valore dello studio, della conoscenza e della curiosità intellettuale: “Voglio ringraziare quegli insegnanti che sono riusciti a farmi intravedere uno scopo al di là del nozionismo: quelli che, insegnando la loro materia, cercano di trasmetterti anche gli strumenti per imparare ad imparare. L'essenziale è arrivare ad essere in grado di riflettere sulle cose in modo critico, a collegarle, a confrontarle, a usare il cervello.

Questi i nomi dei giovani premiati: Maryna Prychko del Barozzi; Sara Castellano, Gioia Pedroni e Daniele Tavernari del Corni; Andrea Andreoli, Alessandro Arlandini, Enrico Maletti, Marco Venturelli e Tommaso Zanotti del Fermi; Francesco Finatti, Silvia Giannelli, Athena Pedrazzoli ed Eleonora Ricci del Muratori; Dario Garuti e Francesco Rinaldi del Tassoni; Meryem Arjoune, Matteo Caleffi, Sara Caselli e Stefano Cervi del Selmi; Francesca Gennari e Chiara Giglioli del San Carlo; Tommaso Zini del Wiligelmo.

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