“Il ritmo con cui nel Paese nelle ultime settimane vengono perpetrati i femminicidi, uno ogni due giorni, non può restare un problema delle donne. E’ un problema drammatico della nostra società al quale la politica deve urgentemente cercare di dare risposte in termini di contrasto, ma soprattutto di prevenzione del fenomeno. In Italia abbiamo una legislazione nazionale inadeguata con procedure penali ancora farraginose e troppo lunghe, ma anche l’assenza di una legge regionale è a nostro avviso una criticità”.
Con queste parole la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti e l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti sono intervenute, questa mattina, giovedì 15 novembre, all’inaugurazione della rassegna “Altre parole per dirlo. Diamo corpo e parola alla forza delle donne”, con la mostra fotografica di Valeria Sacchetti “Home Sweet Home”. L’esposizione, ospitata nella sala dei Passi perduti del Municipio e visitabile fino al 30 novembre, è il primo di una serie di appuntamenti in programma nei prossimi dieci giorni della rassegna organizzata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne di domenica 25 novembre dall’Associazione casa delle Donne contro la violenza e il Comune di Modena, in collaborazione con Udi, Gruppo Donne e Giustizia, Centro Documentazione Donna, Commissione Pari Opportunità del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università di Modena e Reggio.
La mostra fotografica, prodotta dall’Associazione Vivere donna di Carpi, è dedicata alla memoria di Barbara Cuppini, la giovane carpigiana uccisa dal fidanzato il 19 giugno 2011. L’autrice, attraverso 17 fotografie che rappresentano in vari modi il fenomeno della violenza domestica, indaga il significato di casa, normalmente sinonimo di calore, affetto e sicurezza, ma per molte donne si trasforma invece in trappola.
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