28/11/2012

ANDANTE, ULTIMA SERA TRA PERFORMANCE, SWING E DIBATTITO

Venerdì 30 novembre si inizia alle 16.30 con i londinesi Pixel Rosso, alle 20 dibattito con Michelina Borsari e Wainer Marchesini, poi musica, danza e videoarte

Una performance interattiva, per due spettatori alla volta, del duo italo-britannico Pixel rosso. Il dibattito “Ostinata mente”, dove la direttrice del Festival Filosofia Michelina Borsari si confronterà su creatività e innovazione con l'imprenditore Vainer Marchesini del gruppo Wam di Cavezzo e con Riccardo Paterlini del Teatro sociale di Gualtieri. Danza contemporanea, videoinstallazione e un concerto swing con tre voci femminili. Sono gli ingredienti di “Periferico atto terzo”, ultima serata della rassegna “Andante”, in programma venerdì 30 novembre dalle 16.30 in poi a Officina Emilia in via Tito Livio 1 angolo via Emilia Ovest.

Per partecipare alla performance dei Pixel Rosso, “And the birds fell from the sky”, che replica dalle 16.30 a mezzanotte, è obbligatorio prenotare al 338 3383641. Gli spettatori (due per volta) diventano protagonisti dell'azione, indossando “video goggles”, cioè speciali maschere con un piccolo schermo su misura che trasmette video e audio, e seguendo le istruzioni che riceveranno man mano. Il duo anglo-italiano Pixel Rosso è formato da Silvia Mercuriali, artista e co-fondatrice della compagnia Rotozaza a cui si deve l’elaborazione dello stile definito “Autoteatro”, e dal video artista e regista Simon Wilkinson. “And the birds fell from the sky” è stata definita dal quotidiano inglese The Guardian come “Una collaborazione potente tra regia teatrale e cinematografica”.
Alle 20 comincerà l'incontro pubblico “Ostinata mente. Passione, competenze, innovazione per praticare un'idea di futuro”: l'obiettivo è mettere a confronto alcune storie in cui la creatività della ricerca e il radicamento in un luogo diventano strumenti di reazione alle avversità del nostro tempo, dal terremoto alla crisi economica. Alla tavola rotonda, moderata da Margherita Russo, responsabile scientifico di officina Emilia, la direttrice del Festival filosofia Michelina Borsari porterà un contributo teorico attraverso la riflessione sul rapporto tra cultura e luoghi. Vainer Marchesini, imprenditore, racconterà l'esperienza di Wam, azienda metalmeccanica con oltre 2.200 dipendenti e oltre 40 stabilimenti nel mondo. Lo stabilimento di Cavezzo è stato duramente colpito dal terremoto, ma la scelta è stata quella di ripartire con l’attività produttiva senza delocalizzare, ma valorizzando le competenze e le risorse umane che ha nel tempo coltivato a Cavezzo. Riccardo Paterlini è fondatore dell'associazione Teatro Sociale di Gualtieri, un giovane gruppo che ha iniziato una nuova gestione del teatro Comunale del proprio paese attraverso un coinvolgimento attivo di tutta la cittadinanza e un recupero della dimensione del teatro come spazio pubblico.
“Le storie che abbiamo scelto – spiega la direttrice artistica di “Periferico”, Federica Rocchi - raccontano le reazioni a criticità contingenti o strutturali, attraverso un ventaglio di idee su cosa significhi alimentare processi di innovazione. Mostrano che sostenere la ricostruzione significa ripartire da un luogo, da relazioni sociali e reti di competenze sedimentate, che richiedono il ripensamento del modello economico “globale”. Hanno in comune la capacità di creare le condizioni per il cambiamento restando attaccati a un’idea e a un luogo”.
Alle 22 ci sarà la performance di danza moderna di Claudia Catarzi “Qui e ora”: un lavoro che nasce da un corpo disposto a improvvisare, in uno spazio qualsiasi, ma posto nella tensione d'ascolto del sonoro presente, qui e ora, nell'ipotesi che il silenzio non sia altro che una pura convenzione, teatrale. É dedicata alla musica la video installazione “Viola Beats” di Sara Garagnani che sarà allestita per tutta la serata, mentre la conclusione è affidata al concerto delle Gio's Sisters: tre voci femminili (Marika Pontegavelli, Rosa Alberini, Fulvia Gasparini) accomunate dalla passione per lo swing e accompagnate da Luca Barbi alla chitarra, Orazio Aroldi al contrabbasso e Luca Carpi alla batteria. Le Gio's sisters trascineranno il pubblico in un viaggio tra l'Italia e l’America degli anni ‘30 e ‘40, proponendo alcuni famosi brani dei migliori gruppi vocali dell'epoca: Trio Lescano, Andrews sisters, Chordettes.
“Periferico” è organizzato nell'ambito della rassegna “Andante” che ha visto la collaborazione delle associazioni Amigdala, Peso Specifico e Teatro dei Venti per un cartellone di spettacoli lungo quasi due mesi, con il sostegno di Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di risparmio di Modena. L'ultima serata si svolge a Officina Emilia, spazio dell’Università di Modena e Reggio Emilia dedicato allo studio, alla sperimentazione e alla didattica sui temi dell’innovazione, della storia e delle relazioni sociali legate alle tecnologie meccaniche nel nostro territorio.
La prenotazione per la performance dei Pixel Rosso è obbligatoria (338 3383641 oppure info@amigdala.mo.it). Il biglietto è “fai-da-te”, cioè offerta libera da zero, tre, cinque o dieci euro. Hanno collaborato a Periferico assieme all'associazione Amigdala Tecnord, Gioventù Musicale di Modena, Officina Emilia, Archivio storico del Comune di Modena.

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