29/11/2012

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE FA RISPARMIARE TEMPO

Tempi e Orari della Città, undici enti modenesi confrontano esperienze innovative L’assessore Nordi: “Mettere in rete le competenze e avviare progetti trasversali”

 

Dai certificati anagrafici in formato elettronico emessi dal Comune di Modena ai referti medici on line dell’Ausl, dagli sms per avvertire della chiusura non programmata di scuole e servizi comunali alla ricetta elettronica utilizzata dal personale sanitario per prenotare visite ed esami. Ci sono anche enti che hanno completato il processo di telematizzazione, come l’Inps che attraverso il portale internet fornisce ai cittadini i servizi prima erogati allo sportello. O come la Procura della Repubblica di Modena che, oltre ad aver completato la digitalizzazione di 156 fascicoli giudiziari, è stata la Prima in Italia a trasmettere un fascicolo digitalizzato.

Sono solo alcune delle esperienze e dei progetti su cui si sono confrontati giovedì 29 novembre i rappresentanti di 11 amministrazioni pubbliche durante il tavolo di concertazione organizzato dall’assessorato comunale ai Tempi e Orari della città. La tavola rotonda, introdotta dall’assessore Marcella Nordi, è stata dedicata al tema “Le innovazioni tecnologiche nella pubblica amministrazione che fanno risparmiare tempo”. Oltre al Comune di Modena, hanno partecipato rappresentanti di Provincia, Prefettura, Procura, Tribunale, Università, Policlinico, Ausl, Inail, Inps. Inoltre, in qualità di spettatori erano presenti delegati di Agenzia delle dogane, Cisl, Confesercenti, Lapam Federimpresa, Legacoop e Coop Estense.

“L’obiettivo di questo appuntamento, che si ripete ogni anno – afferma Marcella Nordi – è confrontarci su progetti ed esperienze avviate in diversi ambiti, in grado di migliorare i servizi dal punto di vista del rapporto con gli utenti, ma anche della riorganizzazione interna degli enti, in termini di risparmi economici e di tempo. Ciascuna delle azioni considerate – continua l’assessore – nasce da un presupposto: far viaggiare le informazioni anziché le persone, e il nostro intento è mettere in rete le esperienze avviate per verificare la possibilità di portare avanti progetti trasversali agli enti”.

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