23/11/2012

MODENA MODA/4 – CHI È GIOVANNI CAVAGNA, FASHION DESIGNER

Uno stilista eclettico che combina l’innovazione con il classico e l’arte del bello con l’innovazione tecnologica e dei materiali. Da 25 anni collabora con le aziende modenesi

Nato a Bergamo 45 anni fa, Giovanni Cavagna è uno stilista eclettico che realizza le sue creazioni combinando incessantemente l’innovazione con il classico, la forte passione per la ricerca dei materiali e delle nuove tecnologie per la filatura con l’arte del bello. La continua evoluzione del suo lavoro, che non prescinde mai dall’armonia della composizione, in cui le asimmetrie sono controllate benché tendenti all’estremo, lo conduce a dar vita ad opere d’arte che acquistano forma pennellata dopo pennellata, grazie a quella  pazienza sublime tipica solo degli artisti e a quell’ intellettualità esclusiva di chi di un concetto fa un’essenza.

Dal prêt-à-porter alla Tricot–couture fino all’Alta Moda, Giovanni Cavagna dà risalto alla creatività e all’emozione, partendo dalla sperimentazione e dalla ricerca di filati e di forme, per una moda versatile e imponente. Dopo aver debuttato nel 2004 nelle passerelle dell’Alta Moda di Roma, di cui è stato direttore artistico fino al 2008, nel 2006, grazie all’avanguardia delle sue creazioni e per essere riuscito a rielaborare una nuova concezione di lavorazione a maglia in unione con l’arte della sartoria, è stato insignito del premio “Divina Giulia” come miglior stilista italiano emergente. Mix di materiali, forme inconsuete, raffinatezza e ricerca, sono le caratteristiche del suo lavoro, che nasce da una concezione culturale della moda.

Dal 1996 lo stilista porta avanti il suo lavoro di ingegnere della moda e, alla ricerca, riesce ad affiancare l’attività di insegnamento e di look designer. È docente all’Università di Venezia per i materiali e la tecnologia della maglieria e, dal 2010, anno in cui apre il suo atelier nel cuore di Milano, è curatore e creatore di immagine anche di personalità dello spettacolo, come Ornella Vanoni e Anna Oxa, con cui collabora nell’ideazione di concept di scena, travestendo la musica di arte.

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