19/11/2012

MODENA, NEL NOME DI ALBERTO MANZI PER "EDUCARE A PENSARE"

Mercoledì 21 novembre dalle 8.30 alle 18.30 convegno alla Facoltà di Giurisprudenza

 

“Educare a pensare, l'avventura dell'educazione scientifica” è il titolo del convegno che si svolge a Modena mercoledì 21 novembre dalle 8.30 alle 18, nei locali della Facoltà di Giurisprudenza in via San Geminiano 3, sui temi della didattica delle scienze e sulla figura di Alberto Manzi, insegnante, personaggio televisivo e scrittore, noto per la trasmissione tv "Non è mai troppo tardi”, in onda sulla Rai fra il 1959 e il 1968.

Il convegno, moderato dal giornalista Rai Giovanni Anversa, è promosso dal Centro Alberto Manzi, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dall’Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimenti di Scienze della Vita e Scienze Umane e Museo di Zoologia e Anatomia Comparata), dal Comune di Modena (Memo e Biblioteche comunali), dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, dall’Università di Bologna, dalla Rai e dalla Fondazione Corriere della Sera con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

I saluti d’apertura, alle 9, sono affidati a Matteo Richetti, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Aldo Tomasi, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e Adriana Querzé, Assessore all’Istruzione del Comune di Modena.

Dalle 9.30 spazio alle relazioni e alle testimonianze fino alle conclusioni, in programma alle 12 dopo gli interventi del pubblico, di Patrizio Bianchi, Assessore regionale alla Scuola. Si incomincia con Maria Arcà, biologa e ricercatrice, collaboratrice del maestro Manzi con l’intervento “L’educazione scientifica come educazione alla conoscenza: che cosa può insegnarci oggi l’esperienza del maestro”. Seguirà “Il punto sull’educazione scientifica nella scuola italiana e l’insegnamento delle scienze per Manzi come esempio ante litteram di lavoro per competenze”, a cura di Paolo Mazzoli, dirigente scolastico, fisico e collaboratore di Alberto Manzi. Sarà quindi la volta di “L’educazione scientifica in Europa”, relazione di Bernadette Forsthuber, analista di Eurydice. “Promozione dell’innovazione e della creatività nella didattica delle scienze” è invece il titolo dell’intervento successivo di Francesca Magrefi, Coordinatrice del progetto Stencil (Science Teaching European Network for Creativity and Innovation in Learning) che precede l’ultima relazione “Strumenti innovativi per la didattica scientifica: qualche spunto offerto dalla storia”, che sarà tenuta da Paola Govoni, dell’Università di Bologna.

La sessione pomeridiana prenderà il via alle 14.30 con la suddivisione in gruppi dei partecipanti che prenderanno parte (in base alla scelta fatta al momento dell’iscrizione) a uno dei 13 laboratori che si svolgeranno contemporaneamente.

Gli argomenti vanno dall’esperienza di Alberto Manzi, a partire dai materiali d’archivio e dall’antologia realizzata per il convegno, a cura di Roberto Farné e Alessandra Falconi del Centro Alberto Manzi, a “La natura attraverso i sensi”, un percorso, anche per disabili, alla scoperta delle caratteristiche di animali e piante attraverso i nostri sensi; da “Evoluzione in gioco”, per scoprire i meccanismi dei processi evolutivi attraverso semplici giochi creati con materiali di recupero, a “Imparare dal terremoto”, tavolo di lavoro aperto a insegnanti di ogni ordine e grado in cui si presentano e approfondiscono attività di laboratorio multidisciplinari per illustrare scientificamente il fenomeno e indurre a far riflettere sul continuo dinamismo del pianeta Terra. Un laboratorio curato dalla pedagogista Lucia Selmi in collaborazione con il multicentro educativo Memo del Comune di Modena presenterà fatti e fenomeni della realtà quotidiana visti con gli occhi dei bambini delle scuole dell’infanzia comunali modenesi, mentre due gruppi si incontreranno sulle nuove tecnologie e tra didattica e apprendimento: “Bioelearning, strumenti innovativi per facilitare gli apprendimenti” è il laboratorio a cura della Fondazione Marino Golinelli di Bologna; “I blog come strumenti per l’educazione scientifica e la comunicazione della scienza” sarà invece condotto da Annarita Ruberto, formatrice, docente, blogger e divulgatrice scientifica.

La chiusura dei laboratori, al termine dei quali si presenteranno le riflessioni dei 13 gruppi di lavoro, è fissata per le 16.30. Seguirà “La parola agli insegnanti”, incontro coordinato da Maria Agnese Sabattini e Aurora Pederzoli, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze della Vita.

La chiusura dei lavori è prevista per le 18.30.

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