10/12/2012

EUROPA \ 2 - 300 MILA EURO CONTRO LA VIOLENZA SUL WEB

Assessorato Pari opportunità del Comune e Centro documentazione donna a capo di un progetto rivolto ai giovani per promuovere nuovi modelli di comunicazione on line

Nel prossimo anno scolastico centinaia di studenti degli istituti superiori modenesi, ma anche genitori e insegnanti impareranno a prevenire e combattere la violenza di genere al tempo del web 2.0. L’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena ha infatti ottenuto dalla Commissione europea un finanziamento di oltre 76 mila euro per il progetto “Log in” (Laboratories on gender violence in new media) finalizzato contrastare la violenza contro le donne sui social network attraverso la promozione tra i giovani di comportamenti responsabili. “Log in - afferma l’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi - rappresenta la naturale continuazione del progetto europeo Perspective, che ci ha permesso di promuovere nelle scuole un importante dibattito sul tema della violenza di genere, utilizzando lo strumento della peer education, grazie al quale i ragazzi sono divenuti formatori di loro coetanei, uno metodo che riproporremo anche con Log in”.

L’assunto da cui parte il nuovo progetto è che i social network, promuovendo forme di interazione veloci e superficiali, possono incoraggiare forme di violenza, verbale, psicologica e fisica. “Log in” si rivolgerà a giovani dai 14 ai 18 anni di età e a genitori, insegnanti e formatori. Esperti di questioni femminili, assieme a specialisti di nuove tecnologie, entreranno in classe per rendere i ragazzi più consapevoli delle differenze di genere, oltre che per farli riflettere sulle potenzialità della rete e per proporre modelli di utilizzo dei social network che prevedano un ruolo attivo, creativo e intelligente dei ragazzi.

Partner del progetto, che ha ottenuto un finanziamento complessivo di 317 mila 700, sono il Centro Documentazione Donna, responsabile insieme al Comune dell’attuazione del progetto a Modena; l’Istituto Mediterraneo sugli Studi di Genere di Nicosia (Cipro), il Centro informativo sulle questioni femminili di Vilnius (Lituania) e l’Associazione per la Libertà e l’Uguaglianza di Genere di Sibiu (Romania); Cap-Science Humaines di Lovanio (Belgio).

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