27/03/2012

AUTOSTRADE, PER MODENA NORD OK AL NUOVO ASSETTO VIARIO

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera per la realizzazione di una nuova rotatoria collegata alla barriera grazie a un asse stradale a due corsie per senso di marcia

Il Consiglio comunale ha approvato il progetto definitivo per il sistema viario del casello autostradale di Modena nord, che prevede il potenziamento della stazione e la realizzazione di un nuovo ramo di collegamento con la viabilità ordinaria. A favore della delibera, presentata in Aula lunedì 26 marzo dall’assessore alla Mobilità Daniele Sitta, si sono espressi Pd, Sinistra per Modena e Udc, mentre Modenacinquestelle.it e Pdl si sono astenuti.

La variante prevede la realizzazione di una nuova rotatoria tra l’attuale (Giovan Battista Marino) e l’innesto della tangenziale, che sarà collegata al casello autostradale grazie a un nuovo asse stradale a due corsie per senso di marcia. “Si tratta di un’opera molto importante con la quale si dovrebbero risolvere i problemi di congestione dovuti soprattutto alla strozzatura viaria presente nel tratto compreso tra la rotatoria e le barriere, dove attualmente vi è una strada a una corsia per senso di marcia, insufficiente a reggere i flussi sia in uscita che in entrata”, ha affermato Sitta ricordando anche le difficoltà incontrate con Anas e Autostrade. “L’accordo prevede una divisione dei compiti tra Amministrazione comunale, Anas e Società autostrade per l’Italia; il Comune si fa carico degli espropri e della gestione della rotatoria, mentre Autostrade sosterrà i costi di progettazione e realizzazione dell’opera e la gestione dell’asse viario”. L’assessore ha spiegato che con la delibera si va a determinare l’assetto urbanistico dell’opera poiché l’intervento diventa una variante del Piano operativo comunale. L’Amministrazione ha chiesto inoltre alcune correzioni al progetto, anche in seguito ad osservazioni giunte dai proprietari dell’area circostante: si tratta della realizzazione di un tratto stradale che consentirà di collegare direttamente il casello alla tangenziale senza passare per la rotatoria e di proteggere i fabbricati vicini con barriere antirumore. “Tra la nuova arteria e quella attuale si creerà un’area di servizio adeguata all’uscita dell’autostrada”, ha concluso Sitta.

Ad aprire il dibattito è stato, per il Pd, Stefano Goldoni, che ha definito il sistema di accesso al casello “inadeguato” e ha sottolineato come “negli orari di punta rallentamenti e file ostacolino anche il transito di cittadini non diretti in autostrada. E’ un progetto importante per la città – ha aggiunto – e con l’approvazione della delibera si dà mandato al sindaco di rappresentare il Comune alla Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo”. Maurizio Dori ha precisato che arrivare all’accordo “non è stato semplice” e ha ricordato che “l’Amministrazione ha cercato di coinvolgere sempre più Autostrade per l’Italia anche quando non sembrava più intenzionata a potenziare il casello di Modena nord. E’ necessario procedere al più presto alla trattativa con i soggetti proprietari per l’esproprio dei terreni”, ha concluso.

Per il Pdl, anche Andrea Leoni ha sottolineato la necessità di un intervento: “Una situazione del genere non è accettabile, soprattutto per una città ad alta vocazione industriale come Modena”, ha commentato. Secondo il consigliere, il problema si sarebbe potuto risolvere molto tempo fa “se le cose fossero state fatte meglio. Cerchiamo di farlo in questa occasione per evitare di dover intervenire nuovamente nel giro di breve tempo”. In dichiarazione di voto Gian Carlo Pellacani ha invitato la maggioranza a farsi un esame di coscienza: “Chi ha fatto l’attuale casello autostradale e perché l’ha fatto sbagliato?”, ha chiesto. Pur riconoscendo l’importanza dell’opera attuale, Pellicani ha annunciato l’astensione dal voto attribuendo alla maggioranza gli errori del passato.

Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, in dichiarazione di voto ha valutato utile l’opera annunciando tuttavia l’astensione “a causa del tema degli espropri: per arrivare ad accordi bonari si concederà ai proprietari la possibilità di edificare strutture, sicuramente di natura commerciale, sul terreno rimanente che porteranno notevoli vantaggi ai proprietari”, ha concluso.

Nella replica, l’assessore Sitta si è detto d’accordo con il consigliere Leoni sul fatto di progettare opere importanti “con un respiro tale da rendere il livello di efficienza adeguato per lungo tempo. A volte però si fa come si può e in base agli interlocutori e alle risorse non sempre adeguate è necessario scendere a compromessi”, ha aggiunto. L’assessore ha spiegato infine che per gli espropri, “in una situazione di bilancio come quella attuale, dovremo cercare di fare accordi con i proprietari che consentano di evitare esborsi finanziari”.

Azioni sul documento