21/03/2012

PIANO CASA, IL COMUNE PUNTA SUL SOCIAL HOUSING

Confermate le politiche Erp, Peep, ma saranno rivisti i regolamenti per l’accesso. Garantita la partecipazione dei cittadini ed entro giugno al via il percorso per il nuovo Psc

Rafforzamento degli strumenti di sostegno all’affitto, come l’Agenzia per la casa, prosecuzione delle politiche di incentivo all’uso del patrimonio abitativo esistente, all’affitto a canoni calmierati e a patti concordati, riduzione dell’Ici/Imu. Ma anche, conferma delle politiche Erp, Peep e di edilizia convenzionata, che verranno affiancate da una terza fascia di offerta, definita di social housing (affitto sociale) destinata alle utenze a reddito medio-basso e con minore possibilità di accesso ai mutui per l’acquisto o agli affitti di mercato (giovani, lavoratori precari).

Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 19 marzo approvando le linee di indirizzo per un nuovo Piano abitativo sociale che avrà come obiettivo l’estensione massima del diritto all’accesso alla casa, in proprietà o in affitto.

Sulla base del documento, l’Amministrazione, in stretto raccordo con Acer, proseguirà con le politiche di ristrutturazione e incremento del patrimonio Erp, destinato alle utenze con fascia di reddito più limitata, comprese le azioni volte all’aumento del turnover attraverso l’intensificazione dei controlli reddituali e patrimoniali dei beneficiari. Opererà inoltre una revisione dei regolamenti di assegnazione, conduzione e rilascio degli alloggi Erp finalizzata anche a consentire una più puntuale verifica dei requisiti di reddito familiari per il mantenimento dell’alloggio, volta ad incrementare la rotazione a vantaggio dei nuclei più bisognosi.

Saranno rivisti i regolamenti relativi ai Peep, in modo da rendere più puntuali i criteri di verifica dei requisiti di accesso e sulle modalità di vendita e di riscatto. A tal fine verrà istituita, da subito, una commissione tecnico-operativa che lavorerà in stretto raccordo con le competenti Commissioni consiliari, completando la revisione prima dell’assegnazione degli interventi convenzionati previsti nelle cosiddette “Aree F”, definendo anche i criteri per la determinazione del prezzo di vendita. La percentuale di alloggi Peep destinati all’affitto continuerà ad essere, come dal 2005 ad oggi, mediamente superiore al 30% (50% per la parte convenzionata delle aree ad attrezzature generali) e con livelli di canone ancor più contenuti.

Sarà individuato un adeguato stock di alloggi per l’affitto sociale (social housing) permanente o di lunga durata con canoni significativamente inferiori a quelli dei patti concordati (350 euro mensili per alloggi con una camera e mezzo e 400 per alloggi con due camere). Questa tipologia di offerta abitativa dovrà essere cofinanziata da pubblico e privato-sociale (investitori disponibili a condividere progetti specifici e ad accettare bassi rendimenti del capitale investito). Sarà programmata all’interno delle aree pubbliche definite dal Piano regolatore, che dovranno essere messe a disposizione in forma gratuita e verranno previsti interventi con bassi costi di urbanizzazione e costruzione. L’offerta sarà indicativamente di 400-500 alloggi nel breve periodo e mille a medio termine. La prima fase, per contenere il costo degli alloggi, si svilupperà prevalentemente su aree libere, mentre nella seconda si dovrà puntare, anche con finanziamenti pubblici, al recupero e alla riqualificazione di territorio già edificato. La gestione potrà essere affidata al Comune tramite l’Agenzia casa, o a privati sulla base di apposite convenzioni o concessioni. Le assegnazioni saranno regolate sulla base di graduatorie che tengono conto della ricchezza e di altri parametri idonei.

Il Comune proseguirà inoltre nel rafforzamento operativo e finanziario dell’Agenzia per la casa come strumento del patrimonio abitativo esistente a canoni calmierati, attiverà l’Ufficio casa dell’assessorato alle Politiche sociali affinché rafforzi il suo ruolo di mediazione sociale ed economica tra inquilini e proprietari e farà un’azione di verifica delle politiche per l’affitto a canoni calmierati finora sostenute, anche al fine di introdurre nuovi strumenti e nuove modalità attuative.

L’Amministrazione governerà anche la programmazione dell’edilizia privata con l’obiettivo di calmierare il mercato complessivo, predisponendo una precisa mappa delle aree private e pubbliche non ancora utilizzate sul territorio comunale con le relative capacità edificatorie. Sarà rafforzato il controllo nei cantieri per verificare il rispetto delle normative urbanistiche e delle regole sulla sicurezza sul lavoro.

Saranno avviate azioni concrete di confronto con cittadini e organizzazioni sociali, in particolare per le aree di via Canizzaro e via Aristotele, sulle quali saranno completate tutte le analisi di carattere ambientale a seguito delle quali, se i pareri saranno positivi, verrà avviato un percorso partecipato volto ad ottenere la massima condivisione nella scelta delle soluzioni. Anche se non previsto da parte della normativa nazionale, l’Amministrazione coinvolgerà a pieno le Commissioni competenti nell’esame dei piani particolareggiati.

Il Comune proseguirà e rafforzerà l’impegno per il recupero del patrimonio urbano esistente, richiedendo formalmente una modifica delle norme regionali e nazionali (con particolare riferimento alle normative regionali in materia antisismica), tale da semplificare i percorsi amministrativi e burocratici pur nel rispetto delle esigenze di sicurezza e trasparenza.

Sarà attivato un monitoraggio dell’attuazione del Piano e, annualmente, sarà presentato in Consiglio comunale un rapporto di realizzazione, per consentire l’aggiornamento degli obiettivi e degli strumenti del Piano.

Entro giugno sarà infine avviato il percorso per l’elaborazione del nuovo piano urbanistico generale della città (Psc, Piano strutturale comunale), preceduto da un documento che ne anticipi principi, criteri e indirizzi, con modalità orientate alla partecipazione e al coinvolgimento di cittadini e organizzazioni sociali e con forte attenzione allo sviluppo di una programmazione coordinata di area vasta.

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