15/03/2012

SCARPE COMODE E AUTOBUS PER SCOPRIRE IL RISORGIMENTO

Sabato 17 e domenica 18 marzo trekking urbano e tour in bus, con accompagnamento musicale d'epoca, tra edifici, lapidi e luoghi della storia modenese dell'Ottocento

Per scoprire il Risorgimento servono due ore e un paio di scarpe comode. E per chi non ama camminare basta un biglietto dell'autobus. È la proposta che il Museo civico d'arte fa ai modenesi per sabato 17 e domenica 18 marzo, con sei trekking urbani e un percorso in autobus, tutti gratuiti su prenotazione, tra i luoghi più significativi del Risorgimento modenese. Le iniziative sono organizzate in collaborazione con l'Istituto storico e l'Istituto per la Storia del Risorgimento di Modena. I visitatori, accompagnati da esperti di storia risorgimentale con una giunchiglia all'occhiello, potranno scoprire il passato attraverso i monumenti celebrativi e gli aneddoti più o meno noti dell'Ottocento modenese. Si comincia nella sede del Museo, in largo porta Sant'Agostino, visitando la mostra sono collegate alla mostra “Eroiche visioni. Storie di duchi e patrioti”, aperta fino al 3 giugno e realizzata grazie al contributo ella Camera di Commercio di Modena. I trekking urbani sono in programma sabato 17 con partenza alle 15 e alle 16, e domenica con partenza alle 10, alle 11, alle 15 e alle 17. Alle 16 di domenica 18 parte invece il percorso in autobus, con accompagnamento musicale d'epoca a cura della flautista Giulia Baracani. La prenotazione è obbligatoria (Infopoint di Palazzo dei Musei, piano terra, largo Porta Sant'Agostino 337, 059 2033125, musei006@comune.modena.it).
Attraverso cimeli, opere d’arte e manufatti appartenenti prevalentemente alle raccolte del Museo del Risorgimento, la mostra mira a restituire l'atmosfera degli anni eroici dell'Italia Unita con un interesse particolare ai personaggi che hanno fatto il Risorgimento modenese e italiano: don Giuseppe Andreoli, Ciro Menotti, Giuseppe Malmusi, Nicola Fabrizi ed Enrico Cialdini.
Il trekking prosegue in Municipio, dove si trovano il carcere in cui fu imprigionato don Giuseppe Andreoli, protagonista dei primi moti risorgimentali, e una sezione della mostra dedicata alla figura del pittore Adeodato Malatesta. Si passerà poi attraverso il Portico del Collegio, con la sede dello storico Caffè Nazionale, luogo emblematico della Rivolta delle Giunchiglie del 1848, per proseguire in corso Canalgrande con il palazzo di Ciro Menotti e in vicolo Cesis con la Cappella Cesis, teatro questi ultimi dei moti del 1831. Attraverso via Fonteraso, definita da Antonio Delfini “Carrobbio del Risorgimento”, la visita proseguirà in piazza Roma con il monumento a Ciro Menotti che si eleva sullo sfondo del Palazzo Ducale e in piazza San Domenico, dove sorge il monumento ai martiri del 1821 e 1831. Si arriva quindi a Palazzo Molza, oggi sede della Camera di Commercio: qui nel 1859 alloggiò per qualche mese Giuseppe Garibaldi, la cui presenza a Modena è evocata attraverso una ricostruzione multimediale.
A tutti i partecipanti verrà distribuita la Carta regionale dei luoghi del Risorgimento, realizzata dalla rete degli Istituti storici e dall'Istituto beni culturali con il contributo del comitato regionale per le celebrazioni del 150esimo dell'unità d'Italia.

 

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