14/03/2012

VIOLENZA DI GENERE, IL CONSIGLIO CHIEDE UNA LEGGE REGIONALE

Approvato all’unanimità un ordine del giorno congiunto. Il Comune dovrà presentare in Aula una delibera di indirizzo sulle attività di contrasto al fenomeno

Il Consiglio comunale di Modena chiede all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna di avviare un percorso per l’adozione di una legge sulla violenza di genere “che attraverso la diffusione della cultura della differenza, i centri antiviolenza, la formazione degli operatori, l'attivazione di progetti di prevenzione, la costituzione della rete interistituzionale, la raccolta sistematica dei dati e la copertura finanziaria, metta un argine ad una piaga non più tollerabile”. Il Comune, inoltre, presenterà al più presto in Consiglio una delibera di indirizzo sulle attività che intende proporre come risposta all’escalation di episodi di violenza nei confronti delle donne registrati nell’ultimo anno.

Sono i contenuti dell’ordine del giorno congiunto approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 12 marzo. Nel documento vengono citati anche i dati relativi agli omicidi che hanno coinvolto donne: 14 i casi nel 2011 in Emilia-Romagna (già 3 nei primi 50 giorni del 2012), con Modena al primo posto (4 episodi).

Per il Pd, Giulia Morini ha aperto il dibattito annunciando il sostegno del suo gruppo. “La copertura finanziaria è molto importante, perché spesso sono le motivazioni logistiche a non permettere alla donna che subisce violenza in famiglia di lasciare la propria abitazione”, ha affermato. Ingrid Caporioni ha ringraziato i colleghi uomini “che stanno discutendo o vagliando questa mozione. Il contrasto della violenza alle donne si ottiene solo se riusciamo a coinvolgere gli uomini. Condivido – ha aggiuto – la proposta di Ballestrazzi di presentare un’ipotesi di legge se la Regione non lo farà in autonomia. Sono dell’idea che si debba fare e non più parlare”.

Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha evidenziato che “anche nel Patto per Modena sicura si fa riferimento a un protocollo di intenti per migliorare la situazione; dovremmo quindi controllare cosa è stato fatto. Se entro sei mesi la Regione non discute una proposta di legge contro la violenza alle donne propongo, come Consiglio comunale, di presentarne una noi e sottoporla all’Assemblea”.

Secondo Adolfo Morandi, Pdl, l’argomento è di estrema importanza in un Paese che va verso la parità dei diritti. La violenza sulle donne deriva prevalentemente da un problema culturale: si deve acquisire una mentalità che possa consentire un rapporto paritario, di estremo rispetto”. Il consigliere ha infine ricordato la legge sullo stalking presentata dal Governo Berlusconi e approvata dal Parlamento.

Nel dibattito è intervenuta anche Marcella Nordi, assessore comunale alle Pari opportunità: “E’ fondamentale intraprendere azioni di prevenzione, anche mediante percorsi educativi. Va investito denaro per educare le persone alla tolleranza e al rispetto delle differenze di genere. La richiesta e l’impegno che ci siamo presi è importantissima, spero in una risposta reale anche dal punto di vista economico”, ha concluso.

 

Azioni sul documento