14/05/2012

BILANCIO \ 3 – ECCO QUANTO PESA LA PRIMA RATA DELL’IMU

Simulazioni su case e attività economiche: chi sale e chi scende rispetto all’Ici

Il prossimo 16 giugno scade il termine per il pagamento della prima rata dell’Imu che viene calcolata sulla base delle aliquote standard (4 per mille per le abitazioni principali e pertinenze, 2 per mille per i fabbricati rurali e 7,6 per mille per gli altri fabbricati e terreni) con l’applicazione del 50 per cento dell’importo e una seconda rata prevista a dicembre, mentre solo per la prima casa è possibile scegliere di pagare in tre rate (giugno, settembre e dicembre).

Per le abitazioni dei modenesi è possibile sviluppare qualche simulazione. Una famiglia senza figli per un appartamento prima casa di cinque vani (due camere) in una zona prestigiosa del Centro storico pagherà in giugno 235 euro, più della metà dell’ultima Ici versata. Per un appartamento simile nella media periferia l’acconto sarà di 82 euro (circa la metà dell’ultima Ici), che scenderebbero a 32 se la famiglia avesse due figli conviventi. Se lo stesso appartamento fosse una seconda casa affittata a canone libero, invece, l’Imu di giugno salirebbe a 346 euro, quasi equivalente all’ultima Ici pagata. Se l’appartamento fosse di tipo economico pur sempre a cinque vani, prima casa di una famiglia con un figlio convivente, l’Imu verrebbe azzerata nonostante l’ultima Ici pagata fosse di 70 euro.

Una villetta con due camere, prima casa di una famiglia con un figlio paga a giugno un Imu di 95 euro (l’ultima Ici pagata è stata 250 euro) che scenderebbero a 70 se i figli fossero due, mentre se si trattasse di una seconda casa sfitta, l’Imu di giugno sarebbe di 417 euro, ben oltre la metà dei 615 pagati con l’ultima Ici.

Per le attività economiche, a giugno costerà 237 euro l’Imu di un negozio in centro di 50 metri quadri, rispetto all’ultima Ici di 270 euro, mentre un negozio di 60 metri in via Giardini pagherà con la prima rata 264 euro contro i 300 dell’ultima Ici. Un ufficio professionale in centro storico (cinque vani) pagherà in giugno 498 euro contro i 570 dell’ultima Ici, mentre un ufficio in via Giardini (quattro vani) spenderà 382 euro (erano 440 quelli dell’ultima Ici). La filiale di un’attività finanziaria nella prima periferia arriva a pagare 1967 euro in giugno, quando l’ultima Ici è costata 2260 euro.

Per le attività artigianali le cifre possono andare dai 528 euro dovuti a giugno per laboratorio in zona Nonantolana che pagava 810 euro di Ici, fino ai 1194 euro di un capannone in zona musicisti che con l’ultima Ici ha pagato 1830 euro.

 

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