18/05/2012

CRIMINALITA’, ANCHE IL COMMERCIO A RISCHIO INFILTRAZIONI

“Comune e Prefettura stanno definendo gli indicatori d’allarme”. Lo ha detto Marino rispondendo a Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) nel Consiglio su Modena sicura

Gli investimenti di capitali criminali sono estremamente diversificati; a rischio non solo l’edilizia, ma anche il comparto immobiliare, le transazioni finanziarie i trasporti, il facchinaggio e il commercio. Rispetto a quest’ultimo, Amministrazione comunale e Prefettura, per procedere ad un’analisi approfondita, stanno definendo gli indicatori che possono segnalare situazioni anomale di illegalità e tentativi di infiltrazioni. I dati raccolti confluiranno nell’ambito del “Tavolo di lavoro per la prevenzione dei fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata” che coinvolge anche le associazioni economiche e la Camera di commercio.

Lo ha annunciato l’assessore alla Qualità e sicurezza della città Antonino Marino rispondendo, durante il Consiglio comunale di giovedì 17 maggio, dedicato al Patto per Modena sicura, all’interrogazione di Modenacinquestelle.it. Il consigliere Vittorio Ballestrazzi, dopo aver ricordato l’omicidio risalente a circa un mese fa di una giovane donna cinese, ha chiesto se “l'Amministrazione comunale ha iniziato una raccolta dati riguardante la compravendita di licenze commerciali nei settori più a rischio di infiltrazioni criminali”. Nell’istanza si domandava anche se l'Amministrazione avesse fatto tutto il possibile per chiedere l’attuazione di quanto previsto nel Patto per Modena sicura “con particolare riferimento al coordinamento delle forze operanti sul territorio e della interconnessione delle sale operative”.

L’assessore ha ricordato che in base al Patto è stata costituita la  Cabina di regia di cui fa parte anche il comandante della Polizia municipale Franco Chiari e nel cui ambito è stato redatto il protocollo dei sistema di videosorveglianza. “E’ inoltre allo studio del questore – ha aggiunto Marino - la sperimentazione di un modello di controllo del territorio differente rispetto all'attuale piano coordinato suddiviso in zone della città di competenza delle varie Forze dell'ordine. E, ancora, si sta lavorando su un software in cui convogliare i dati provenienti dalle varie forze di polizia per giungere a una mappatura della delittuosità geo-referenziata, come da tempo auspicato”.

In sede di replica, Ballestrazzi riconoscendo nella risposta “elementi di interesse e attenzione al problema”, ha sottolineato che “raccogliere dati sulla compravendita di licenze commerciali nei settori più a rischio costituisce uno degli elementi più importanti da tenere monitorati, perché anche dietro l’uccisione della signora cinese potrebbe esserci l’ombra della mafia cinese”. Infine, l’interrogante ha raccomandato “la massima sinergia tra Comune e uffici dello Stato per affrontare questi argomenti”.

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