21/05/2012

PISTA DI MARZAGLIA PIU’ LUNGA “MA SENZA ANOMALIE”

L’assessore Giacobazzi ha risposto all’interrogazione di Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it). “Attendiamo i risultati della Conferenza dei servizi su Via”

Sulla lunghezza della pista del Centro di guida sicura di Marzaglia non è stato riscontrato alcun comportamento anomalo da parte della proprietà. La differenza rispetto alle previsioni è dovuta a una “variante minore dell'impianto sportivo” il quale, comunque, “si mantiene all'interno del perimetro previsto dal Piano attuativo”. In merito a eventuali integrazioni della Valutazione d'impatto ambientale, “siamo invece in attesa dei risultati della Conferenza dei servizi”. Lo ha affermato l'assessore all'Urbanistica del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi rispondendo lunedì 21 maggio in Consiglio comunale all'interrogazione di Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) sul Centro di guida sicura di Marzaglia.

Il consigliere ha chiesto in particolare se è vero che il percorso (2007 metri) è più lungo di quanto la Conferenza dei servizi aveva autorizzato: “Una prescrizione disponeva che la lunghezza della pista non doveva superare i 1600 metri per minimizzare l'impatto ambientale ed aumentare la superficie permeabile”, si legge nell’interrogazione. Ballestrazzi ha inoltre chiesto, nel caso fosse vero, se gli uffici preposti dell’Amministrazione comunale ne fossero a conoscenza, se la violazione delle prescrizioni si possa configurare come reato e cosa intenda fare il Comune per porre rimedio alla situazione.

L’assessore ha ripercorso l’iter autorizzativo del Centro guida sicura di Marzaglia, ricordando come, nel settembre 2008 a seguito dell’approvazione del piano particolareggiato del Centro da parte del Consiglio comunale sia stata stipulata una convenzione urbanistica che riporta integralmente tutte le condizioni contenute nel Rapporto ambientale conclusivo della Via (Valutazione di impatto ambientale). “E’ del settembre 2011, invece, la Scia, Segnalazione certificata d’inizio attività, che ha introdotto lievi modifiche al tracciato dell’anello esterno e gli uffici comunali sono venuti a conoscenza del nuovo assetto attraverso quest’atto”, ha spiegato Giacobazzi. Nel dettaglio, la pista risulta allungata di 200 metri per la modifica di alcune curve e di altrettanti metri per l’inclusione di una ‘chicane’. “Si tratta di una variante minore in corso d’opera al progetto originale che si mantiene all’interno del perimetro previsto dal Piano attuativo ed è compatibile con l’attrezzatura sportiva a raso e con la modalità utilizzata: la Scia”. L’assessore ha inoltre precisato che il servizio tecnico controllerà la correttezza della scheda connessa alla dichiarazione di fine lavori, a conclusione di questa parte dell’iter amministrativo. “A seguito di un articolato esposto di un’associazione privata – ha spiegato Giacobazzi – la Provincia di Modena ha riconvocato il tavolo tecnico della Conferenza dei servizi per valutare i contenuti dello stesso ed eventualmente integrare i contenuti della Via, che comprende e sostituisce tutte le autorizzazioni e gli atti di assenso in materia di tutela ambientale e paesaggistico-territoriale di competenza di Provincia e Comune. Sarà cura della Giunta – ha concluso – tenere informato il Consiglio di ogni sviluppo”.

L’assessore ha infine precisato che nel Rapporto sull’impatto ambientale della conferenza dei Servizi del dicembre 2007 non è riscontrabile la presenza di una prescrizione che disponeva che la lunghezza della pista non doveva superare i 1600 metri per minimizzare l’impatto ambientale ed aumentare la superficie permeabile. “Il rapporto – ha affermato – cita alcune volte tale lunghezza come una previsione del proponente e non la richiama nella parte conclusiva che contiene, appunto, altre puntuali e diverse prescrizioni sulle attività previste, da osservare nella realizzazione e nella gestione dell’impianto”.

Nella replica, il consigliere Ballestrazzi ha sottolineato che “un aumento di 400 metri su 1600, pari al 25 per cento, non è una variante minore” e ha definito “inqualificabile” il fatto che “l’assessore di allora, pur sapendo che la pista era stata allungata, non è tornato in Consiglio per un nuovo voto o quanto meno per comunicare la variazione. Mentire all’Aula è una cosa gravissima: se il sindaco ne era a conoscenza deve risponderne ai cittadini e rassegnare le dimissioni”.

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