21/05/2012

SISMA, A MODENA DANNI PER OLTRE 600 MILA EURO

Pighi: “Dal capoluogo un percorso per il recupero del patrimonio storico artistico che rappresenta l’identità del territorio”. Arletti: “Effettuati in città 150 sopralluoghi”

E’ tuttora in corso di quantificazione l’ammontare dei danni causati nel capoluogo dal sisma che ha colpito in particolare i territori del Modenese e del Ferrarese, ma da una prima stima risultano aggirarsi intorno tra i 600 e 700 mila euro. Lo hanno confermato il sindaco Giorgio Pighi e l’assessore all’Ambiente Simona Arletti intervenendo nel Consiglio comunale di lunedì 21 maggio.

Il sindaco ha parlato di “un’enorme tragedia per una comunità già attraversata da gravi difficoltà economiche e in un momento in cui il Governo del Paese è in evidente fase di transizione”. Una tragedia, di fronte alla quale anche la città di Modena si è mossa immediatamente attraverso l’attivazione di tecnici per i sopralluoghi, l’invio di Protezione civile, Polizia municipale e altro personale amministrativo, oltre al lavoro straordinario dei volontari nelle zone maggiormente danneggiate dal sisma che ha provocato gravi danni ad abitazioni, insediamenti produttivi e patrimonio artistico, in particolare nell’area nord della provincia.

“Siamo certi che con l’aiuto di tutti riusciremo a mettere queste popolazioni in condizioni di ripartire e visto che i Comuni sono direttamente impegnati nel soccorso a persone e abitazioni, sta a noi come capoluogo – ha detto Pighi - mettere in moto un percorso virtuoso per la salvaguardia del patrimonio storico artistico il cui valore è legato alla memoria e all’identità del territorio. Sarà mia cura promuovere nel più breve tempo possibile iniziative in questa direzione”.

Pighi ha spiegato che, l’azione dell’Amministrazione comunale, in stretto accordo con i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, punta anche a indirizzare l’attività del Governo verso l’abolizione o l’alleggerimento dell’Imu per gli edifici danneggiati e lo stanziamento urgente di risorse. I sindaci stanno anche sollecitando l’alleggerimento del Patto di stabilità, una decisione che agevolerebbe quei Comuni che pur disponendo delle risorse, attualmente non possono utilizzarle.

Martedì 22 maggio il Consiglio dei Ministri emetterà un'ordinanza sullo stato di emergenza del territorio che darà pieni poteri alla Protezione Civile sul soccorso alla popolazione per i prossimi venti giorni, come è stato deciso nella riunione che si è svolta al centro di Protezione Civile di Marzaglia a cui hanno partecipato i sindaci della provincia di Modena, l'Amministrazione provinciale, il sottosegretario Antonio Catricalà, il prefetto Franco Gabrielli e il presidente della Regione Vasco Errani. Nel corso della riunione è stata annunciata anche la visita del presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti nei territori colpiti dal terremoto. Lo ha comunicato al Consiglio comunale di Modena l’assessore all’Ambiente Simona Arletti che ha anche fornito i dati relativi all’emergenza sisma.

Sono 3mila 400 le persone che hanno ricevuto ricevuto assistenza dalla Protezione Civile che ha organizzato 5mila posti di accoglienza. Il Comune di Modena si è attivato in collaborazione con Federalberghi per ospitare 400 persone in alberghi della città.

Sono stati verificati dai tecnici comunali circa 150 edifici pubblici e grazie alla prontezza dell’intervento è stato possibile riaprire tutti gli istituti scolastici, gli uffici pubblici, i musei e i cimiteri cittadini. Chiusi invece, per quanto riguarda gli edifici comunali, il Tempio monumentale e la navata di destra della chiesa di Sant'Agostino, oltre a via San Carlo dove si stanno svolgendo i lavori per mettere in sicurezza una croce pericolante.

A livello provinciale sono già state effettuate circa un migliaio di verifiche di stabilità da parte di Vigili del fuoco e altre Forze dell'ordine. “Superata la prima fase di soccorso alla popolazione – ha detto l’assessore - continuano gli interventi per le verifiche di agibilità di edifici pubblici, case e imprese nei Comuni colpiti dal sisma per certificare con precisione gli edifici inagibili e i danni. L'obiettivo del prefetto Gabrielli è di rientrare nella normalità entro 100 giorni”. Simona Arletti ha anche ringraziato per il lavoro svolto i 75 volontari della Protezione Civile che, assieme a volontari di Anpas, Gev, Croce Rossa e Vigili del fuoco, hanno immediatamente raggiunto Finale Emilia e Mirandola per sostenere la popolazione, allestire campi e cucine. E ha infine sottolineato anche la disponibilità da parte dell'Ordine degli Ingegneri di mettere a disposizione della Protezione civile provinciale tecnici che possano aiutare nelle verifiche delle strutture.

 

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