18/06/2012

COMUNITÀ L’ANGOLO, OK A COSTRUIRE IN DEROGA

Il Consiglio ha approvato all’unanimità la delibera che dà il via libera all’Istituto diocesano sostentamento clero. Contraria solo Idv e astenuta Modenacinquestelle.it

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, eccetto il voto contrario di Idv e l’astensione di Modenacinquestelle.it, il nulla osta al rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali a favore dell’Istituto diocesano sostentamento clero per la realizzazione di edifici a servizio della comunità terapeutica “L’Angolo”.

“Con la deroga, nell’immobile posto in via Martiniana 285 a Modena, si consentirà di sostituire volumi già presenti con edifici realizzati in maniera più consona e sicura da destinare ad attività di ristorazione, sala convegni ed eventi, parcheggi e zona verde per attività all’aperto”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Gabriele Giacobazzi presentando la delibera nella seduta del Consiglio di oggi, lunedì 18 giugno. “Non è possibile autorizzare gli interventi con Piano particolareggiato per ragioni di tempi di risposta – ha aggiunto – l’unico modo per agevolare il lavoro della comunità terapeutica, che svolge innegabilmente funzioni di interesse pubblico sostenendo i settori sociali di vari enti, è autorizzare il permesso di costruire in deroga. Il ricorso alla deroga è una modalità prevista dalle regole”.

Eugenia Rossi (Idv) ha invece invitato al “rispetto delle regole che il Comune si è dato: il rispetto dell’iter è fondamentale perché consente condivisione. L’iniziativa è valida e meritevole, ma è la strada delle autorizzazioni in deroga che è sbagliata. Nel 2009 il piano particolareggiato era stato presentato, poi l’iter si è fermato, quindi si tratta di inerzia dell’Amministrazione”.

Per il Pd, Fabio Rossi ha espresso compiacimento per la concessione di deroghe agli strumenti urbanistici “a favore di uno snellimento procedurale per interventi con forte valenza sociale. In questo senso il Consiglio è chiamato a un ruolo politico attivo: esprimere un parere vincolante su questo snellimento”. Maurizio Dori ha evidenziato come l’istituto diocesano abbia inoltrato una richiesta di rilascio di permesso a costruire in deroga agli strumenti urbanistici nel 2009: diamo la possibilità a questi ragazzi di fare una vita migliore”. Luigi Alberto Pini ha sottolineato che “non si può prescindere dal merito della deroga dicendo no a priori come fa la consigliera Eugenia Rossi: la deroga è su aspetti particolari e concreti che vanno valutati”.

Federico Ricci si è detto “contrario all’approvazione di atti sulla logica dell’emergenza. Tuttavia condivido il fatto che la politica possa decidere, all’interno delle regole democratiche e non come precedente vincolante ma in via eccezionale, di approvare in deroga un intervento di importanza sociale come questo”.

Per il Pdl, Gian Carlo Pellacani ha definito utile il fatto che “alcune regole finora ostative possano essere allentate e si possa procedere in deroga, soprattutto quando ci sono finalità sociali che, dopo il terremoto, devono diventare priorità. Speriamo che lo strumento di deroga possa essere utilizzato in altre occasioni altrettanto significative”. Olga Vecchi ha definito “propaganda progressista e populista” l’intervento del consigliere del Pd Fabio Rossi: “Oggi il fine del ricorso alla deroga è di utilità per tutti i cittadini, ma non sempre quello che chiedete va in questa direzione”. Per il capogruppo Adolfo Morandi “l’opera della comunità terapeutica è di sostegno a tutti i cittadini, è meritevole e da sostenere. Inoltre si posizione in un angolo del territorio comunale che non presenta problemi per l’attività che viene svolta.

Sergio Celloni (Mpa) ha annunciato voto favorevole, “ma certe delibere andrebbero riviste nel loro insieme: serve qualcosa di più strutturato per definire cosa è giusto e cosa non lo è perché ci sono anche tante altre realtà bisognose che meriterebbero di essere aiutate”.

Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha definito “molto utile” l’intervento previsto, “ma è l’ennesima deroga che dobbiamo discutere perché sembra che l’attuale Piano regolatore e il Piano operativo comunale facciano acqua da tutte le parti. Mi trovo in imbarazzo e comunico che sul tema mi asterrò”.

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