19/06/2012

SEDE MOI / 2 – SITTA: “COLLABORIAMO PER UNA SOLUZIONE”

Per il Pd il bando è un’opportunità per gli operatori del mercato ortofrutticolo

 

Favorevoli alla delibera per il reperimento di una nuova sede per il mercato ortofrutticolo di Modena i consiglieri del Pd. Maurizio Dori ha sostenuto che “fino a oggi gli imprenditori del Moi hanno operato in condizioni favorevoli, ma non è più possibile sostenere con risorse pubbliche un’attività privata. Il bando spinge gli operatori ad associarsi per partecipare alla costruzione del loro futuro”. Per Stefano Prampolini “il mercato è arrivato a un bivio: o si rilancerà o chiuderà i battenti, tutto dipende dalla capacità degli operatori di approfittare dell’opportunità offerta dal bando che mantiene anche la possibilità di vendere al dettaglio. La soluzione non è gradita ai grossisti perché chiede loro di credere nell’attività facendo investimenti”. Cinzia Cornia ha osservato che “qualcuno sta lucrando da diversi anni, visto che gli operatori del mercato che manifestano in Consiglio sono tutti precari”. E Paolo Trande ha parlato di un bando “congegnato in modo tale da tutelare i posti di lavoro e l’attività di chi è attualmente impegnato al Moi”.

Federico Ricci (Sinistra per Modena) che ha detto di aver votato la richiesta di sospensiva “perché favorevole a una proroga alla decisione finale”, ha riconosciuto “il lungo lavoro compiuto dall’Amministrazione” e sollevato “un rilievo rispetto al processo decisionale, al di là del contenuto della delibera, per cui – ha concluso motivando l’astensione dal voto - manterremo la nostra vigilanza rispetto alle delibere di questa Giunta”.

Concludendo, l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro Daniele Sitta ha ribadito “di aver sottoposto il bando alle associazioni di categoria, che lo hanno condiviso, a eccezione di Confesercenti”. E ha aggiunto: “Siamo disponibili a collaborare, a patto che ci sia la volontà di andare avanti per trovare una soluzione. Entro il 31 dicembre occorre che la questione sia decisa, ma se servisse un po’ di tempo per renderla operativa, non sarebbe un problema. L’unico rischio è che nessuno si presenti al bando, ma è un’ipotesi improbabile considerato che non abbiamo posto alcun vincolo: la struttura può essere in affitto o proprietà e trovarsi anche in area industriale dove i prezzi sono più accessibili; abbiamo applicato tutte le agevolazioni di cui già beneficiavano gli operatori del Moi con l’unico vincolo di inserire anche i produttori agricoli. Tutto quello che si poteva fare è stato fatto, non sarebbe però giusto utilizzare soldi pubblici per un mercato gestito in condizioni private, aiuti normativi invece sì. É interesse del Comune che il mercato rimanga unito e i criteri del bando premiano l’unità”.

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