14/01/2013

SITO UNESCO/2, COSA PREVEDE IL NUOVO PIANO DI GESTIONE

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la delibera su Duomo, piazza Grande e Ghirlandina presentata dall'assessore alla Cultura Roberto Alperoli

Il sito Unesco di Modena appartiene in parte al Comune (proprietario della torre, della piazza e del Municipio) e per il resto all'Arcidiocesi di Modena e e Nonantola (alla quale appartengono Duomo, Musei del Duomo e Palazzo arcivescovile). Dal 2005, con delibera del Consiglio comunale, il Sito è stato dotato di un sistema di governance costituito da un “Comitato di pilotaggio” (di cui fanno parte Comune, Basilica Metropolitana, Direzione regionale del Ministero Beni culturali e Provincia) e da un Comitato Tecnico (che riunisce funzionari degli enti sopra elencati e delle tre Soprintendenze di settore: Beni architettonici e paesaggio, Beni storici artistici ed etnoantropologici, Beni archeologici). Per il biennio 2012-2013 ammontano a un milione 300 mila euro le risorse previste dal nuovo “Piano di gestione del sito Unesco”, presentato in Consiglio comunale dall'assessore alla cultura Roberto Alperoli, nella seduta di lunedì 14 gennaio, e approvato all'unanimità.

Nel dettaglio, circa 450 mila euro provengono dalle casse del Comune e sono destinati al controllo e al monitoraggio delle condizioni dei monumenti, a interventi sul Palazzo Comunale e alla promozione turistica; altri 370 mila euro di fondi provengono da finanziamenti statali, grazie alla legge 77 del 2006 (Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani posti sotto la tutela dell’Unesco), e hanno consentito tra le altre cose il rilievo laser dell’apparato scultoreo e la realizzazione della nuova segnaletica turistica pedonale del centro storico. I fondi del Ministero per i beni e le attività culturali derivanti dall'otto per mille, per un totale di 453mila euro, serviranno al restauro degli arazzi cinquecenteschi dei Musei del Duomo. Altri interventi da realizzare comprendono la nuova illuminazione dei portici del Palazzo Comunale (70 mila euro a carico di Hera), il restauro delle tarsie del Duomo (80 mila euro, sempre dal Ministero).
Il Piano di gestione allegato alla delibera presenta inoltre un prospetto economico relativo alle risorse finanziare che sarebbe necessario reperire per realizzare ulteriori progetti di tutela e promozione del sito, per un totale ipotizzato di circa 6 milioni di euro. I progetti riguardano controllo e monitoraggio degli edifici (50 mila euro), messa in sicurezza strutturale del Duomo (circa 500 mila euro), promozione culturale e turistica (100 mila euro), restauri del Duomo e delle opere d'arte (un milione 500 mila euro), riqualificazione e ampliamento dei Musei del Duomo (un milione 540 mila euro), interventi di restauro sull'interno della Ghirlandina (un milione 200 mila euro), riqualificazione degli spazi aperti (825 mila euro che rientrano in gran parte nel nuovo piano per il Centro storico). Nel precedente piano di gestione sono rientrati progetti come il restauro degli esterni della Ghirlandina, parte dei restauri esterni del Duomo, con le indagini e gli studi connessi, che hanno consentito di acquisire un’enorme mole di nuovi dati storici, scientifici e documentari.

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