09/10/2013

COMUNE DI MODENA A MILANO FIRMA CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

Oggi pomeriggio, 9 ottobre, l’assessore Prampolini a Palazzo Marino ha portato dati sulla realtà locale modenese e ribadito la richiesta di affidare strumenti di contrasto ai sindaci

Delegato dal sindaco di Modena Giorgio Pighi, l’assessore comunale allo Sviluppo economico Stefano Prampolini ha partecipato a Palazzo Marino di Milano, oggi pomeriggio 9 ottobre, alla firma della legge d’iniziativa popolare proposta dal “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” al quale ha aderito anche il Comune di Modena.

Prampolini, nell’occasione, ha svolto un breve intervento nel quale ha ricordato che “in provincia di Modena i casi di giocatori compulsivi affetti da ludopatia, secondo le stime, sarebbero tra due e tremila, su circa 70 mila persone che potenzialmente utilizzano slot machine e videopoker installati in sale da gioco, bar, tabaccherie. È un dramma che colpisce le famiglie, minandone gli equilibri e inasprendo i momenti di crisi economica. È un nostro dovere – ha commentato l’assessore - lavorare per contrastare i rischi collegati e costruire consapevolezza, impegnandoci nell’informazione e nell’educazione, e stando vicini alle famiglie. Con questa adesione – ha proseguito Prampolini -  auspichiamo che ai sindaci sia riconosciuto il potere di ordinanza per definire gli orari delle sale gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e che sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali un parere preventivo e vincolante per l’installazione. Intendiamo promuovere un’idea di economia etica, insieme anche ai privati che sviluppano progetti che vadano in quella direzione”. L’assessore ha, infine, ricordato altri aspetti e cifre sul gioco d’azzardo in città: “Le sale giochi autorizzate dal Comune sono tre, mentre gli altri esercizi da gioco autorizzati dalla Questura sono 16 videolottery e 30 sale scommesse ippiche e sportive. Per circoscriverne la diffusione il Comune di Modena ha utilizzato fino ad oggi l'unico strumento a sua disposizione, quello urbanistico: nel gennaio 2012 ha apportato una variante al Piano operativo che ha di fatto disciplinato in modo stringente la collocazione delle sale giochi e sale scommesse in zone industriali fuori dall'area urbana”.

Tra le richieste del “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” ci sono una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’eccesso del gioco d’azzardo legale attraverso una adeguata attività di informazione e cura; leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dei rischi, per il sostegno alle azioni degli Enti locali. L’iniziativa, nata da “Terre di Mezzo” e promossa da Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), Upi (Unione Province italiane) e Legautonomie dell’Emilia-Romagna, dà voce alle preoccupazioni e all’impegno dei sindaci - che si mettono in rete tra loro e con associazioni e istituzioni dei territori, Asl e prefetture - per prevenire e contrastare i rischi sociali, economici, culturali, e di infiltrazioni della criminalità organizzata legati al fenomeno.

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