14/11/2013

GIOVANI RESPONSABILI ALLA GUIDA, MA MENO I NEOPATENTATI

Sono in aumento quelli che con tasso alcolico sopra al limite rinunciano a guidare. Più difficili da sensibilizzare la fascia costituita da chi ha la patente da meno di tre anni

Contattare i giovani nei luoghi del divertimento notturno, fornire informazioni sulle conseguenze derivanti da abuso di alcol e uso di sostanze psicotrope e proporre la prova dell’etilometro. Ed è a questo punto che inizia la parte più difficile del lavoro degli operatori di Buonalanotte: rendere consapevoli i ragazzi che superano il limite di alcolemia consentito dei rischi conseguenti all’alterazione fisica dovuta all’alcol e in particolare del pericolo, per sé e per gli altri, in cui incorrerebbero mettendosi alla guida fino a “convincerli” a passare le chiavi dell’auto a un amico, ad aspettare che cessi l’azione dell’alcol o a prendere un taxi per rientrare a casa. È quanto avviene praticamente ogni fine settimana in locali diversi della città e della provincia. Settantasei le uscite nei primi dieci mesi del 2013, per lo più (63%) a Modena, in feste di paese o luoghi all’aperto (71%) e discoteche (22%) in cui sono stati contattati in tutto 1864 giovani, di cui 1471 sottoposti all’alcol test. In diminuzione quelli risultati al di sopra del limite fissato dalla legge: il 49,5% contro la media del 50,7% relativa agli anni 2009-2012.

I dati raccolti dagli operatori di Buonalanotte e rielaborati dal Centro studi e documentazione dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena, confermano inoltre il trend in costante aumento negli ultimi cinque anni di persone che, con tasso alcolico sopra il limite, una volta sensibilizzate desistono dall’intenzione di mettersi alla guida (61%). Complessivamente, sono più di 9 su 10 (91% contro l’89% del 2012) i giovani che dopo una notte di divertimento dimostrano consapevolezza e responsabilità: tra chi rientra nei limiti di legge, chi non ha intenzione di guidare avendo bevuto più del dovuto e chi segue i consigli degli operatori desistendo dal mettersi alla guida. In questo quadro si evidenzia il  calo dei soggetti al di sopra del limite con intenzione di guida, in controtendenza rispetto agli anni precedenti (23% contro il 26% del 2012). 

La nota dolente è quel quasi 9% che si pone in condizioni di rischio per sé e di pericolo per gli altri al momento del rientro a casa; fra loro sono in aumento i neopatentati che, oltre a costituire il 20% (68 su 339) dei soggetti sopra il limite con intenzione di guida (nei primi tre anni dal conseguimento della patente come per i conducenti con meno di 21 anni il tasso alcolico deve essere “zero”), risultano essere anche meno sensibilizzati (53% contro il 61% totale). “Un dato preoccupante – osserva l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi – confermato dall’indagine Istat 2012, da cui risulta tra l’altro che la fascia tra i 18 e i 24 anni è quella più a rischio di binge drinking. Inoltre, mentre il problema dell’alcol come fattore incentivante di comportamenti violenti o molesti è molto sentito dai giovani, è meno percepito il rischio di mettersi alla guida dopo aver bevuto. Va in ogni caso sottolineato come nei primi 10 mesi del 2013 sia diminuita la percentuale di soggetti contattati da Buonalanotte con valori al di sopra di 1 grammo di alcol per litro (forti bevitori), confermando la tendenza degli ultimi anni rispetto ai primi anni 2000 quando i valori era doppi”.

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