08/11/2013

NAVIGLIO, OK DELL’AULA ALLA DELIBERA SULLE CASSE D’ESPANSIONE

L’avvio del primo stralcio dell’intervento progettato dall’Aipo, in località Prati di San Clemente nel Comune di Modena, è previsto nei prossimi mesi

E’ previsto nei prossimi mesi l’avvio del primo stralcio di lavori per il completamento della cassa di espansione del Canale Naviglio in località Prati di San Clemente nel Comune di Modena. Lo ha affermato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 7 novembre illustrando la delibera di intesa tra Comune e Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) per la localizzazione delle opere in variante al Poc (Piano operativo comunale), tramite esproprio delle aree interessate per motivi di “pubblica utilità, indifferibilità e urgenza” dell’intervento. Il documento è stato approvato dall’Aula con il voto favorevole di tutti i gruppi presenti ad eccezione di Modenasaluteambiente.it, che si è astenuto, e di Fratelli d’Italia, che si è avvalso del non voto.

“La realizzazione delle casse di espansione dei Cavi Minutara e Argine in località Prati di S. Clemente si colloca nell’ambito del piano di riassetto idraulico del bacino del Naviglio modenese, da cui dipende in gran parte la sicurezza idraulica della città”, ha spiegato Giacobazzi. “L’accentuazione dei problemi e degli episodi alluvionali legati a Modena, infatti, si relaziona strettamente alle caratteristiche idrauliche del Naviglio e dei due corsi d’acqua, per il cui riassetto idraulico si deve prevedere l'adozione di misure di contenimento passivo delle esondazioni, cioè di casse di espansione. Gli interventi già attuati – ha proseguito – non sono sufficienti ad annullare il rischio idraulico, in particolar modo nell'area circostante la confluenza del canale Naviglio col fiume Panaro, dove le piene del primo provocano fenomeni di rigurgito e di risalita delle acque a carico dei Cavi Argine e Minutara, con conseguenti rischi di esondazione ed allagamento di aree comprese nei Comuni di Bomporto, Bastiglia e Modena. Per questo si ritiene fondamentale la realizzazione del progetto delle casse di laminazione e delle relative opere complementari”.

L'ipotesi di intervento idraulico prevede il potenziamento dei volumi utili all’invaso delle acque nella località Prati di San Clemente, da sempre utilizzata a questo scopo in caso di alti livelli idrici, pur salvaguardando l'attuale destinazione agricola e gli specifici usi consolidatisi negli anni. Il progetto definisce quindi la realizzazione di due casse di espansione in serie, a sud di via Chiaviche, in modo da rendere possibile il contenimento di circa 2 milioni di metri cubi di acque, così da consentire una esondazione controllata del Cavo Minutara e delle acque di rigurgito del Naviglio sul corso d’acqua Cavo Argine. La cassa di espansione a sud, inoltre, avrà anche la funzionalità di accogliere l’acqua in eccesso del Canale Naviglio a valle di Modena.

Nel dettaglio, è previsto lo scavo per la realizzazione della cassa di laminazione, l’adeguamento, mediante ingrosso e rialzo con il materiale proveniente dagli scavi, degli argini del cavo Argine e del cavo Minutara, fino all’immissione nel Canale Naviglio, uniformandoli per altezza a quelli del canale stesso. Saranno inoltre realizzati i dispositivi per la regolazione delle portate in ingresso ed in uscita dalle casse e dei fossi di scolo.

I successivi stralci del progetto verranno articolati in modo da non occupare continuativamente il territorio dei Prati tra Argine e Minutara, ma con modalità tali da consentire una prosecuzione delle attività esistenti.

Azioni sul documento