06/12/2013

ARGENTI /2 – CANDELIERI AL MUSEO GRAZIE ALLA SOTTOSCRIZIONE

In mostra i raffinati manufatti con il monogramma del Duca donati dai privati cittadini

Dopo essere stati acquistati a Parigi nel 2012 dall'antiquario Pietro Cantore in occasione di una vendita all'asta organizzata dalla nota casa internazionale Sotheby's, i due candelieri appartenuti a Francesco IV d'Austria-Este sono stati acquisiti dal Museo civico d’arte di Modena grazie a una pubblica sottoscrizione che consente di esporre i preziosi manufatti accanto a quelli della ricca collezione Sernicoli donata al Museo nel 2007.

La sottoscrizione è stata lanciata in contemporanea con quella che, a Torino, ha portato all'acquisto da parte del Museo di Palazzo Madama del servizio settecentesco in porcellana di Meissen proveniente dalla famiglia D'Azeglio.

“Si tratta di un'iniziativa che – spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici modenesi - ha coinvolto la cittadinanza in un'azione di restituzione e di risarcimento del patrimonio. L'obiettivo è stato raggiunto grazie all'impegno e alla generosità di tutti coloro che hanno sostenuto il Museo in questa sfida: singoli cittadini e associazioni culturali che da oggi sono i proprietari di un altro pezzo di storia, ora esposto nelle sale del Museo e assicurato perciò anche al futuro godimento dei cittadini che verranno. Nel mondo occidentale – prosegue la direttrice - le comunità si riconoscono intorno a valori condivisi, tra i quali è fondamentale il rispetto per l'eredità culturale vista come strumento di identità e formazione. Il fenomeno della sottoscrizione o “fund raising” può coinvolgere grandi strutture private, o, semplicemente, il cittadino desideroso di aiutare con somme anche modeste un'istituzione. In Italia negli anni Cinquanta così avvenne, per esempio, per la michelangiolesca ‘Pietà Rondanini’, acquistata dai milanesi con una sottoscrizione che coinvolse perfino larghe fasce del mondo operaio. Nel caso di Modena i cittadini che hanno aderito alla sottoscrizione per l'acquisto dei candelieri ducali con il loro gesto hanno dimostrato quanto il Museo rappresenti l'autocoscienza della comunità cittadina attraverso le opere d'arte e i manufatti ad esso affidati perché li conservi, li esponga e ne faccia oggetto di formazione e diletto”.

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