28/02/2013

FESTA DELLE DONNE, A MODENA L’8 MARZO DURA UN MESE

Da Simona Marchini alla rassegna del Tete, dalla collettiva di fotografe all’appello di contrasto alla violenza. Nordi: “Occasioni per riflettere e rimboccarsi le maniche”

Dall’esilarante monologo dell’attrice romana Simona Marchini, che venerdì 8 marzo sul palco dello Storchi si esibisce nel suo “Confidenzial”, per il tradizionale invito a teatro alle modenesi, a Funambola che dedica la terza edizione di R-esistenze a “Il giusto equilibrio tra maschile e femminile”, passando attraverso “8x8 immagini come appunti di viaggio”, la mostra collettiva di donne fotografe e viaggiatrici allestita fino al 30 marzo al Photo gallery e alla Galleria Europa di piazza Grande, dove lunedì 25 marzo Beppe Zagaglia condurrà la tavola rotonda con le autrici e i circoli fotografici, mentre sabato 23 e 30 marzo anche la sala dei Passi Perduti farà da sfondo alle immagini della collettiva di donne viaggiatrici.

Più che una giornata, l’8 marzo, Modena dedica un mese intero alle donne, “perché ormai da tempo – afferma l’assessore alle Pari opportunità del Comune, Marcella Nordi – l’Amministrazione comunale intende fungere da collante tra le iniziative, talune promosse, altre sostenute o solo patrocinate in occasione della Giornata internazionale della donna, per offrire occasioni di confronto in molteplici luoghi e momenti in grado di alimentare una riflessione aperta a tutti e non confinata in spazi, tempi o ambiti determinati, e soprattutto per smuovere le coscienze”.

E se alla Tenda dopo aver parlato di come “Trasformare il maschile nella cura, nell’educazione e nelle relazioni” (venerdì 1 marzo), si discuterà del ruolo delle donne nella camorra (8 marzo) e si affronterà il tema della violenza coniugale (22 marzo), durante il mese si moltiplicheranno anche nei quartieri, gli appuntamenti, tra occasioni conviviali e  spettacoli di varietà, feste multietniche e mostre.

“La ricorrenza dell’8 marzo - aggiunge l’assessore Nordi - è per noi anche l’occasione per invitare tutti ad aderire all’appello di contrasto alla violenza alle donne ‘Invertiamo la rotta’, poiché tutti noi abbiamo una madre, una sorella, una compagna o una figlia ed è ora di rimboccarsi alle maniche”. ‘Invertiamo la rotta’ chiede fondamentalmente quattro cose: che in caso di processi per violenza fisica o psichica contro donne, disabili e minori, sia facilitato il protagonismo di donne e associazioni nei processi, compresa l’eventuale costituzione di parte civile; che venga sostenuto un fondo nazionale per le vittime di violenza, istituito ma mai attivato; che la cultura di genere, come educazione alla tolleranza e alla valorizzazione delle differenze, divenga materia di studio almeno nelle scuole dell'obbligo; che le aziende abbiano sgravi fiscali nei periodi di assenza per maternità delle loro dipendenti. Sono passi semplici ma importanti - continua Nordi - per passare dalle parole ai fatti e dare voce a quella parte della società civile che crede veramente nelle pari opportunità”.

Si possono sottoscrivere gli obiettivi di “Invertiamo la rotta’ accedendo al sito www/comune.modena.it/pariopportunità).

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