15/02/2013

MUSEI CIVICI, UNA NUOVA SALA DA TRECENTO METRI QUADRATI

Lo spazio, ricavato dall'ex ospedale Estense e ristrutturato, sarà utilizzato per eventi culturali e conferenze, con otto appuntamenti in calendario fino alla fine di marzo

Si estende su trecento metri quadrati ricavati dagli spazi dell'ex ospedale Estense la nuova sala polifunzionale dei Musei civici di Modena. Ristrutturata, dotata di impianto di riscaldamento e illuminazione a basso impatto energetico, attrezzata per proiezioni audiovisive e conferenze e ulteriormente divisibile grazie all'uso di pareti mobili, la nuova sala sarà inaugurata con il ciclo di conferenze “Metti un pomeriggio al museo...” che prevede otto appuntamenti culturali dal 17 febbraio al 24 marzo.

L'apertura della sala polifunzionale è una delle novità dei Musei civici per l'anno appena iniziato, assieme alla convezione con il Touring club che fornirà volontari per l'apertura degli spazi espositivi e l'assistenza al pubblico e alla pubblicazione della “Carta dei servizi”.

Continua così l'ampliamento dei Musei negli spazi dismessi dell'ex ospedale Estense, dopo la sala dedicata al collezionista Carlo Sernicoli, inaugurata nel 2009, e la contigua sala mostre, aperta alla fine del 2011”, afferma l'assessore alla Cultura del Comune di Modena, Roberto Alperoli, che prosegue: “All'interno di questo percorso di qualificazione si colloca anche il nuovo ciclo di incontri e conferenze pomeridiane organizzate per i fine settimana di febbraio e marzo, per offrire approfondimenti sulle mostre in corso, appuntamenti dedicati ai bambini alle famiglie, e fare conoscere i Musei a un pubblico sempre più vasto”.

La nuova sala, in precedenza occupata da uffici e ambulatori dell'ospedale, si presta ad accogliere rassegne, incontri, laboratori ed eventi culturali. Vi si accede dalla Sala Sernicoli. L'intervento di restauro, curato dal servizio Edilizia storica del Comune di Modena diretto dall'architetto Rossella Cadignani, non ha modificato la struttura e i volumi dell’antico complesso. Si è invece scelto di mantenere la conformazione spaziale originaria e l’unitarietà storica dei grandi ambienti del palazzo, demolendo solo alcuni tramezzi realizzati nel 1975, le pavimentazioni in linoleum, i controsoffitti e gli impianti non più necessari. Infissi e scuri sono stati restaurati e il nuovo pavimento in cotto nasconde l’impianto di riscaldamento a consumo energetico ridotto. I nuovi impianti elettrici, antincendio e di illuminazione sono stati realizzati in collegamento con le reti esistenti, evitando tracce sulle murature. Per l'illuminazione, proiettori orientabili a ottiche intercambiabili con luci a led consentono di risparmiare energia e tutelare le opere da esporre. Pareti mobili consentiranno di suddividere la sala in ulteriori spazi di dimensioni minori, a seconda delle esigenze degli eventi e delle mostre che saranno realizzate.

Azioni sul documento