05/03/2013

IN TENDA, DALL'APARTHEID IN PALESTINA FINO ALLA CAMORRA

Donne e legalità si intrecciano nella programmazione di marzo. Si parte giovedì 7 con i diritti negati dei palestinesi e un documentario sulla morte di Vittorio Arrigoni

Da una parte la donna magistrato, dall’altra il modello “Pussy riot”, una nuova tipologia femminile che prende il nome dal collettivo punk rock russo politicamente impegnato che dal marzo scorso vede alcune esponenti in carcere accusate di “teppismo e blasfemia contro la religione”. L’ambivalente figura, definita “Perspective”, è l’immagine simbolo della programmazione di marzo della Tenda, la struttura di viale Monte Kosica gestita dall’assessorato alle Politiche giovanili assieme a diverse associazioni.

Alla donne sono dedicati molti degli appuntamenti in programma e il tema si intreccia con quello della legalità, della mafia e della violenza in generale, viste e vissute anche dal punto di vista femminile.

Giovedì 7 marzo alle 17.30 la settimana si apre con “Palestina: diritti in apartheid”, una serata sui diritti violati in Palestina che vedrà diversi interventi e la proiezione di “Vix Utopia. L'omicidio di Vittorio Arrigoni”. L’iniziativa, a cura di Modena incontra Jenin e Nexus Emilia Romagna, in collaborazione con associazioni del Tavolo Cooperazione Internazionale di Modena, rientra nell’ambito di Israeli Apartheid Week (IAW) che, proponendo una serie di eventi in città e università di tutto il mondo, intende informare sul sistema di apartheid utilizzato da Israele contro la popolazione palestinese e promuovere le campagne portate avanti dal movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS). Sul tema si confronteranno Ronnie Barkan di Boycott from within, Flavio Novara di Alkemia che presenterà il Rapporto sulla Palestina di Human Rights Watch, Elena Francia e Sabina Breveglieri di Nexus; modera Abouabid Saif Eddine di Giovani Mussulmani d'Italia.  Durante la serata sarà anche proiettato il documentario “Vix Utopia” di Anna Maria Selini, sull’omicidio dell’attivista Vittorio Arrigoni, “scudo umano per scelta, giornalista suo malgrado”, ucciso a Gaza il 15 aprile 2011. L’autrice ripercorre le drammatiche ore del sequestro, l’agghiacciante rivelazione della morte, il blitz compiuto di lì a poco dalle forze di sicurezza fino al processo, incapace finora di restituire alcuna verità.

Venerdì 8 marzo alla Tenda c’è un doppio appuntamento per parlare di mafia e donne. Alle 18.30 l’aperitivo delle donne libere dalle mafie, a cura di Libera Modena, vedrà la partecipazione di Celeste Costantino attivista antimafia dell’associazione daSud, Giovanna Ferrari familiare vittima di femminicidio, Marisa Fiorani familiare vittima di mafia, Mara Fonti del coordinamento Libera Modena, Cinzia Franchini presidente nazionale Cna-Fita, Marilena Natale giornalista della Gazzetta di Caserta, Laura Piretti presidente regionale Udi; conduce Valentina Lanzilli giornalista di Trc Modena.

Successivamente, alle 21 l’associazione L'Asino che vola presenta “Il castello di San Michele” di e con Laura Caputo, che ambienta il suo libro negli anni della scissione tra la Camorra di vecchio stampo e la Nuova Camorra Organizzata. Protagonista una giornalista, naturalizzata francese, che va a soggiornare nel paese d’origine, Settimiano in provincia di Napoli, e si inserisce nell’ambiente del boss per attingere informazioni di prima mano, fino a vivere le condizioni delle donne della Camorra.

Sabato 9 marzo alle 21 torna la musica dal vivo con i Tomydeepestego, Fakir Thongs e guests; mentre lo spazio espositivo accoglierà per tutto il mese la mostra “Urban Vision” della fotografa Rita Vita Finzi.

Infine, domenica 10 marzo alle 18 va in scena lo spettacolo “Schegge - frammenti di vita di nonno Timòteo” per la regia di Matteo Gardani. Lo spettacolo è a cura de La Compagnia degli Scheggiati: “Schegge è il delirio che ogni giorno può ronzare nella testa di un uomo normale ma non comune. È una raccolta di immagini della mente che prendono vita e si lasciano ascoltare, raccontando un vissuto che va ben oltre ciò che ci si aspetta di capire al primo colpo. Per capirne il senso bisogna andare oltre la logica lineare, entrando invece in quella del gioco e della finzione, una logica burlesca e demenziale di disperata ricerca di accettazione e autenticità”.

Tutte le iniziative sono ad accesso libero e gratuito. Per ulteriori informazioni sul programma si può consultare il sito internet (www.latenda.mo.it o www.facebook.com/latenda), inviare una e-mail (latenda@comune.modena.it) o telefonare nelle serate di apertura (tel. 059 214435).

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