01/03/2013

LA STORIA DI GUELFO ZAMBONI PER LA PRIMA GIORNATA DEI GIUSTI

Martedì 5 marzo alle 17.30 in Municipio, Antonio Ferrari, modenese editorialista del Corriere della Sera, racconterà di come il Console d’Italia a Salonicco salvò tanti ebrei

Modena celebrerà la prima “Giornata europea in memoria dei Giusti” martedì 5 marzo - quindi con un giorno di anticipo sulla data ufficiale della “Giornata” stabilita per il 6 marzo - nella Sala di rappresentanza di Palazzo comunale alle 17.30. Lo farà con un intervento di Antonio Ferrari, giornalista modenese - da 40 anni al Corriere della Sera prima come inviato speciale, poi come editorialista –, che parlerà del “caso controverso di Guelfo Zamboni, Console generale d’Italia a Salonicco nel 1942 – 1943”.

L’incontro, al quale sono invitati tutti i cittadini, è promosso dal Comune e dall’Istituto storico di Modena. Sarà aperto dai saluti del sindaco Giorgio Pighi e dell’assessore alla Cultura Roberto Alperoli, ai quali seguirà l’introduzione del direttore dell’Istituto storico Claudio Silingardi. Quindi Antonio Ferrari, che è anche sostenitore e copromotore dell’istituzione dell’ “European Day of the Righteous”, racconterà di come Guelfo Zamboni, nato a Santa Sofia di Forlì nel 1897, divenne nel 1942 Console a Salonicco, città che in quel periodo era occupata dalle truppe hitleriane e ospitava la più grande comunità al mondo di ebrei sefarditi, tra i quali molti di origine italiana. E spiegherà come, dalla sua posizione, il Console riuscì a impegnarsi per il salvataggio di molti di loro e ad evitare anche la deportazione a 350 ebrei greci.

E’ una storia, quella di Guelfo Zamboni, che Antonio Ferrari ha raccontato con altri autori anche nel libro “Ebrei a Salonicco 1943: i documenti dell’umanità italiana”, per il quale il giornalista modenese del Corriere ha curato anche un adattamento teatrale intitolato “Salonicco 1943”.

La Dichiarazione scritta che istituisce il 6 marzo come “Giornata europea in memoria dei Giusti” è stata approvata dal Parlamento di Strasburgo il 10 maggio. Il concetto di “Giusto”, nato dall’elaborazione del memoriale di Yad Vashem per ricordare i non ebrei che sono andati in soccorso degli ebrei, diventa così patrimonio di tutta l’umanità. Il termine “Giusto”, nell’interpretazione della Giornata dedicata, non è più circoscritto alla Shoah ma diventa un punto di riferimento per ricordare quanti in tutti i genocidi e totalitarismi si sono prodigati per difendere la dignità umana.

Nell’occasione della celebrazione della prima “Giornata europea in memoria dei Giusti” gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scienze Applicate Alessandro Volta di Sassuolo incontreranno Antonio Ferrari per una riflessione intorno al tema dell’esercizio di memoria come educazione civica attiva.

Antonio Ferrari, nato a Modena, nei suoi quarant’anni al Corriere si è occupato del terrorismo italiano negli anni della “Notte della Repubblica”. Da trent’anni analista di politica estera, è noto per le sue interviste a tutti i principali leader mediorientali. E’ autore di numerosi libri, tra cui “Sami, una storia libanese” e “Islam sì, Islam no”.

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