09/04/2013

MUNICIPALE, APPREZZAMENTO DELL’AULA PER L’ATTIVITA’ SVOLTA

La maggioranza chiede un impegno maggiore a livello statale, l’opposizione evidenzia discrepanze tra l’analisi illustrata e la situazione sul territorio

“C’è l’esigenza di costruire un sistema integrato in cui sicurezza pubblica e sicurezza urbana, che è prima di tutto prevenzione, stiano insieme; un coordinamento in cui Polizia municipale e Forze dell’ordine facciano la propria parte e nel quale sia coinvolta anche l’Amministrazione nel suo complesso, con settori come i servizi sociali, ambientali e la scuola”.

Con queste parole, lunedì 8 aprile, il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha chiuso il dibattito in Consiglio comunale seguito alla presentazione del report dell’attività della Polizia municipale di Modena. I consiglieri, che in modo pressoché unanime hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal corpo, hanno colto l’occasione per confrontarsi nuovamente sul tema della sicurezza in città.

Per il Pd, Giancarlo Campioli ha ricordato che “il compito di garantire sicurezza spetta in primo luogo alle Forze dell’ordine statali. Il rapporto tra le richieste dei cittadini, che sono diminuite, e gli interventi effettuati dalla Municipale, che sono aumentati, è positivo – ha proseguito – e dimostra che presidiando il territorio si assolve a una funzione di deterrenza e si dà fiducia ai cittadini”. Maurizio Dori ha parlato del “mancato funzionamento del coordinamento tra forze dell’ordine: è inutile illudere i cittadini– ha detto – esiste una legge, la 121 del 1981, che ormai è superata e anacronistica. Bisogna assicurare un impegno per la sua modifica attraverso i parlamentari e rendere efficace il coordinamento”. Claudia Codeluppi ha evidenziato come la maggior parte dei modenesi veda la Municipale “come un esattore fiscale in divisa, mentre dal report è possibile notare le numerose attività svolte. Sono rimasta colpita dai progetti per la sicurezza che vedono coinvolti i cittadini in prima persona – ha proseguito – e chiedo che ne vengano realizzati anche nelle frazioni”.

Federico Ricci di Sel si è chiesto quanta polizia serve per sentirsi sicuri: “Potenzialmente un numero infinto – ha detto – perché finché non siamo noi stessi a riuscire a garantire delle sicurezze sociali attraverso solidarietà e legami forti nel territorio e un’economia sana non ci sentiremo sicuri. Dobbiamo lavorare su noi stessi per una maggior cultura della legalità”.

Per il Pdl, Sandro Bellei ha detto opportuno “l’aiuto della Polizia municipale alle forze statali nel controllo del territorio” e ha colto l’occasione per sollevare un problema di viabilità nella zona di viale Reiter, “dove all’uscita dalla scuola i genitori parcheggiano anche in doppia fila senza grandi interventi della Municipale. Si dovrebbe intervenire maggiormente”. Il capogruppo Adolfo Morandi ha riconosciuto che “molte cose sono state fatte, ma evidentemente ancora non ci siamo”, ha detto. Sul tema del Citypass il consigliere ha poi ribadito che “gli accessi non sono segnalati in modo adeguato” e che “di sera sistema si dovrebbe spegnere per garantire un maggior senso di sicurezza”. La consigliera Olga Vecchi ha colto l’occasione per fare un ringraziamento personale al corpo di Polizia municipale: “Quando sono stata vittima di un incidente e sono rimasta incastrata dentro un’auto in fiamme gli agenti della Municipale sono stati i primi ad arrivare e sono rimasti lì per ore. Ringrazio pubblicamente il corpo per quello che ha fatto per me e che fa per tutti”.

Sergio Celloni di Mpa ha chiesto “che il sindaco faccia le ordinanze necessarie a far sentire ai cittadini che il controllo c’è. Attualmente – ha aggiunto –nella nostra città sembra che i delinquenti abbiano più diritti dei cittadini: impieghiamo le forze dell’ordine per quelle attività in grado di condurre la città fuori da un tunnel che non è piacevole”.

Gian Carlo Pellacani dell’Udc ha evidenziato che “la cronaca di tutti i giorni è desolante, nonostante gli sforzi lodevolissimi della Polizia municipale. La situazione della criminalità è davvero peggiorata e colpisce a tutte le ore. C’è qualcosa che non funziona: la responsabilità si deve attribuire alla carenza e all’assenteismo della politica, che a Modena è stata occupata in altre faccende”.

Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it ha sottolineato la differenza tra le attività illustrate e la realtà dei fatti: “I cittadini ci chiedono un centro più vissuto, più illuminato e vigilato e lamentano una carenza di controlli”, ha detto chiedendo inoltre di essere aggiornata “su quanto è stato realizzato del Patto per Modena sicura, perché se fosse stato applicato a pieno quasi tutti i problemi sarebbe risolti”.

Nel dibattito è intervenuto anche l’assessore al Personale Marcella Nordi: “Ci si dimentica spesso che i dipendenti comunali lavorano e questo report dimostra che hanno anche un ottimo rendimento. Si tratta di 230 persone e l’attività espletata è notevole, maggiore rispetto al passato”, ha detto. “Fanno diverse cose ma sono un numero limitato: abbiamo vincoli legati alla situazione economica e alla legge”.

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