08/04/2013

SICUREZZA, PIGHI ALLA CANCELLIERI: “SERVONO PIÙ FORZE”

Il sindaco annuncia in Consiglio telefonata con il ministro dell’Interno: “Le ho chiesto maggiore considerazione per Modena nella distribuzione delle risorse”

“Al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ho chiesto più considerazione per Modena nella distribuzione delle risorse e degli organici per le forze dell’ordine”. Lo ha detto il sindaco Giorgio Pighi intervenendo in Consiglio comunale oggi, lunedì 8 aprile, alla vigilia della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che lui stesso ha sollecitato nei giorni scorsi in seguito agli ultimi episodi di criminalità.

“Ho telefonato al ministro in tarda mattinata – ha raccontato il sindaco ai consiglieri – per richiamare alla sua attenzione la specificità della situazione modenese che, come il resto del Paese, vive una difficile crisi economica. Modena, però, sta sopportando un peso maggiore per le conseguenze del terremoto dello scorso anno, sia in termini economici che occupazionali, e per la presenza del Cie, il Centro di identificazione ed espulsione che assorbe molte energie da parte delle forze dell’ordine, già ampiamente sotto organico. Il ministro ha assicurato il suo interessamento”.

Giorgio Pighi ha richiamato quindi l’importanza dell’attività di coordinamento delle forze dell’ordine che si sta svolgendo da anni a Modena con ottimi risultati. “Ma al ministro ho detto chiaramente che la questione vera – ha sottolineato il sindaco – è la drammatica carenza di organici delle nostre forze dell’ordine che non consente di garantire la necessaria intensificazione del controllo del territorio quando i fenomeni criminosi presentano recrudescenze o il susseguirsi di episodi predatori che allarmano i cittadini facendo crescere il sentimento di insicurezza. Tutti si stanno impegnando al massimo, dalla Polizia di Stato ai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza alla nostra Polizia Municipale, ma purtroppo non basta. Il problema evidente – ha concluso il sindaco – è che sono numericamente pochi e che spesso dispongono di dotazioni e mezzi inadeguati”.

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