09/04/2013

TERRAMARA, IL CONSIGLIO APPROVA LA NUOVA CONVENZIONE

Accordo triennale tra i Comuni di Modena e Castelnuovo Rangone. L’assessore Roberto Alperoli: “ siamo alla ricerca di sponsor”. 144 mila visitatori in nove anni

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato a larghissima maggioranza, si sono astenuti solamente i consiglieri Walter Bianchini e Nicola Rossi (Modena Futura) e Gian Carlo Pellicani (Udc), la delibera che disciplina il rinnovo della convenzione tra il Comune di Modena e quello di Castelnuovo Rangone per la gestione del Parco archeologico e Museo all'aperto della Terramara di Montale. La delibera, ha sottolineato durante la presentazione della convenzione l’assessore alla Cultura Roberto Alperoli, prevede che il Museo civico archeologico di Modena si faccia carico della direzione e della programmazione delle attività e che il comune di Castelnuovo Rangone sostenga i costi delle utenze e delle manutenzioni e compartecipi alle spese di gestione per un totale di 99mila 900 euro a triennio. “Siamo alla ricerca di sponsor che gestiscano insieme a noi questa realtà, ha affermato l’assessore, la cui presenza alleggerirebbe il nostro impegno economico.” Il rinnovo della convenzione sarà valido dal 15 aprile 2013 al 14 aprile 2016. Il museo civico archeologico  etnologico all'aperto della Terramara è sorto nel 2004 sul luogo del ritrovamento di un villaggio dell'età del bronzo. Valorizza lo scavo archeologico accanto a ricostruzioni in scala reale delle abitazioni preistoriche. In nove anni di apertura (2004-2012) ha avuto oltre 144mila visitatori. In media, in base alle rilevazioni effettuate sul pubblico dei giorni festivi e sulle scuole, circa metà dei biglietti staccati sono di visitatori che non vengono dal territorio provinciale, ma dal resto della regione o da altre regioni. Nel 2012, per esempio, il 32% del pubblico scolastico proveniva da scuole di Modena, un altro 32% dal resto della provincia, il 47% dall'Emilia-Romagna e il 7% da fuori regione. Nello stesso anno il parco ha avuto nelle sue aperture domenicali e festive il 50% di visitatori da Modena e provincia, il 41% dalla regione e il 9% da altre regioni d'Italia o dall'estero. Le spese di realizzazione del Parco, sostenute tra il 1999 e il 2004, sono state di 1 milione e 500 mila euro (più 281 mila euro di personale per lo stesso periodo) sostenute dai Comuni di Modena e Castelnuovo Rangone, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dalla Provincia di Modena, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Commissione Europea. Il parco è aperto alle scuole su prenotazione da settembre a giugno dal lunedì al venerdì ed è invece aperto al pubblico tutte le domeniche e festivi dall'inizio di aprile a metà giugno, e da metà settembre a fine ottobre. Sono previste attività di archeologia sperimentale, laboratori pratici, visite guidate ed eventi speciali in collaborazione con associazioni e soggetti del territorio. Dalla sua fondazione il Parco partecipa a progetti e partnership europee che lo hanno visto collaborare con realtà museali di Austria, Svezia, Norvegia, Scozia, Lettonia, Olanda, Germania, Ungheria. Sono in vendita guide del parco anche in lingua inglese . Dai 12mila 266 visitatori del 2004 si è passati a 17mila 880 l'anno successivo, per poi stabilizzarsi tra i 16 e i 17 mila negli anni dal 2006 al 2011.

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