09/07/2013

VILLA SORRA, L’AULA DISCUTE SUL COMPLESSO STORICO

Il valore dello spazio è riconosciuto da tutti, ma dall’opposizione alcuni evidenziano come la sua gestione e manutenzione rappresenti un costo significativo

La delibera sulla convenzione con il Comune di Castelfranco per il recupero di Villa Sorra fa discutere il Consiglio comunale, che nella seduta di lunedì 8 luglio ha approvato il documento con il voto a favore di Pd, Sel, Etica e legalità e Modenasaluteambiente.it, e con l’astensione di Pdl, Fratelli d’Italia, Modena futura, Lega nord, Mpa e Udc. Il valore del complesso è riconosciuto da tutti, ma dall’opposizione alcuni evidenziano come la sua gestione e manutenzione rappresenti un costo significativo per l’Amministrazione.

Sergio Celloni di Mpa ha espresso alcune riserve ma ha annunciato la propria astensione “perchè quando ci sono risorse è ovvio che vanno accettate”. Per il consigliere però “questa realtà è falsamente valorizzata: perché lo sia non basta il fatto che al sabato e alla domenica la villa sia frequentata. Si tratta di un patrimonio importante che bisogna avere la capacità di gestire”.

Per Nicola Rossi di Modena futura “non ci sarebbe nulla di male se l’Amministrazione decidesse di vendere la villa per ragioni di necessità come fanno tante famiglie con i propri gioielli in periodi di difficoltà. Vendere lo storico complesso sarebbe senz’altro una perdita dal punto di vista artistico-culturale – ha precisato – ma i tempi non sono più tali da permettere di gestire uno spazio che comporta spese passive”.

Secondo Adolfo Morandi del Pdl “gli altri Comuni proprietari dovrebbero riconoscere anche economicamente il ruolo di Modena, che si prende l’incarico dell’intervento. L’Amministrazione si deve inoltre chiedere – ha aggiunto – se può permettersi di continuare a mantenere questo complesso che ha costi di manutenzione significativi e, se non è in grado di gestirla nel modo migliore, può valutare di affidare le attività a un privato”. Sandro Bellei ha colto l’occasione per sottolineare che Villa Sorra rappresenta il luogo ideale per fare una passerella delle eccellenze enogastronomiche modenesi: “La villa va utilizzata e valorizzata 365 giorni all’anno – ha spiegato – e c’è tutto lo spazio sufficiente per far vedere come si realizzano i nostri migliori prodotti. Si potrebbe chiedere così qualche contributo ai consorzi del territorio: del prosciutto di Modena, del Parmigiano reggiano, del nocino e dell’aceto balsamico”.

Per Eugenia Rossi di Etica e legalità “non si può essere contrari a una delibera di questo genere: non possiamo che essere soddisfatti che siano state messe a disposizione questi fondi e anche che si sia deciso di utilizzare risorse professionali interne. Mettiamo il sicurezza questo spazio – ha concluso – anche se il suo futuro coinvolge ben altre responsabilità, risorse e decisioni”.

Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it si è espressa a favore dell’intervento: “Anche prima del terremoto c’era bisogno di un recupero storico della villa e dei giardini”, ha affermato. “Spero si possa fare a breve e che questo intervento post sisma sia l’occasione per un recupero più complessivo dell’edificio e del giardino storico, che deve essere più percorribile e più accessibile al pubblico”.

Ingrid Caporioni ha espresso il forte apprezzamento di Sel “per questa delibera, che dà l’idea di cosa le Amministrazioni vogliono valorizzare anche in una situazione come quella del sisma. La priorità al tempo delle scosse è stata data alle scuole e oggi, a un anno di distanza, si sceglie la valorizzazione della socialità collegata all’ambiente perché Villa Sorra aiuta a vivere all’aria aperta centinaia di persone”.

Per il Pd, Elisa Sala ha parlato di “struttura complessa” e, di conseguenza, di “tutela complessa. Il riconoscimento della necessità di interventi da parte del commissario per la ricostruzione e del ministero è fondamentale e conferma l’importanza della villa”, ha aggiunto ricordando che le risorse che verranno riconosciute a Modena per i lavori arrivano da fondi destinati all’attività emergenziale. William Garagnani ha evidenziato la necessità “di garantire un varco di accesso al parco per i mezzi di soccorso, in quanto l’area della villa, che è recintata, è molto frequentata tutto l’anno da persone che si recano lì per fare footing. Lo scorso anno – ha aggiunto – per soccorrere una persona che ha avuto un malore è stato necessario l’intervento dell’elicottero”.

Nella conclusione l’assessore ai Lavori Pubblici Antonino Marino ha ricordato che per il Comune di Modena “gli interventi non comporteranno alcun esborso economico, perché oltre alla parte di progettazione, anche le attività amministrative ci verranno rimborsate dalla Regione su indicazione del Commissario straordinario per la ricostruzione”. L’assessore ha inoltre promesso di trovare l’occasione per una maggiore riflessione condivisa sull’utilizzo di Villa Sorra, ricordando che attualmente la gestione costa complessivamente 90 mila euro l’anno, di cui circa 30 mila a carico del Comune di Modena, che detiene il 30 percento della proprietà.

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