09/08/2013

PORTOBELLO/1 - OLTRE 800 PERSONE ALL’EMPORIO SOCIALE

Il Comune ha segnalato 215 famiglie con i requisiti. Maletti: “Continueremo a raccogliere le domande, ma serve più merce per far accedere altri nuclei”

A circa un mese e mezzo dall’apertura, sono 215 i nuclei familiari in possesso dei requisiti segnalati dal Comune di Modena per l’accesso a Portobello, l’emporio sociale dove la spesa si fa con una tessera a punti, per un totale di 841 persone. Di questi, 131 famiglie sono in difficoltà a causa della crisi, presentano cioè una condizione di povertà dovuta alla perdita di lavoro o a una situazione di cassintegrazione, mobilità, solidarietà, disoccupazione o riduzione di reddito.

“I nuclei che fanno richiesta di accesso all’emporio sociale continuano ad aumentare”, spiega l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti. “Nelle prossime settimane continueremo a raccogliere le domande e a valutare il possesso dei requisiti, ma prima di inviare a Portobello nuove famiglie dovremo attendere che le scorte alimentari aumentino, in quanto la merce attualmente a disposizione non consente più di aggiungere nuovi ‘clienti’. Per questa ragione – prosegue – lancio un appello ai gestori commerciali della grande e piccola distribuzione, oltre che ai cittadini modenesi, affinché contribuiscano attraverso donazioni di generi alimentari e non, o di denaro, al sostentamento di questo importante progetto che è, tra l’altro, spesso oggetto di visita da parte di delegazioni di enti pubblici e associazioni, che vengono a studiare il ‘modello Modena’”.

Dei 215 nuclei inviati all’emporio di via Divisioni Acqui, oltre la metà sono di nazionalità italiana, mentre in 38 sono di nazionalità marocchina, la seconda per numero di presenze. In 59 casi si tratta di famiglie decisamente numerose, cioè con un numero di componenti variabile da sei a dieci, 19 sono famiglie monogenitoriali, in 32 nuclei sono presenti situazioni di handicap certificate e 12 presentano componenti con il solo reddito da pensione. In 21 casi si tratta di famiglie che appartengono a più d’una delle categorie citate.

Portobello è un progetto realizzato dal Centro servizi per il volontariato di Modena, che coordina una rete di 23 enti promotori appartenenti al mondo del volontariato e 30 partner del mondo delle istituzioni, delle imprese e dell’associazionismo, in stretta collaborazione con i Servizi sociali del Comune. All’emporio sociale il prezzo dei prodotti esposti è in punti e le famiglie ammesse possono fare la spesa gratuitamente attraverso il tesserino sanitario o il codice fiscale. Ad ogni nucleo viene mensilmente assegnato un punteggio proporzionato al numero di componenti, che diminuisce dopo ogni spesa a seconda della merce acquistata.

L’Amministrazione, che ha condiviso fin dall’inizio l’iniziativa, ha fornito in comodato gratuito l’immobile che ospita l’emporio, collabora alla programmazione e individua le famiglie che possono accedervi i cui nominativi vengono inviati a Portobello. L’ufficio accoglienza dell’emporio entra in contatto con i nuclei segnalati per conoscerli e proporre loro di svolgere attività di volontariato presso l’emporio o presso le associazioni aderenti.

Azioni sul documento