13/09/2013

PERMESSI DI SOGGIORNO, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Sindaco e consiglieri condividono la necessità di far fronte ai rinnovi in tempi congrui

“Sono state 21 mila le richieste relative a permessi di soggiorno giunte nel 2012 alla Questura di Modena, ma 28 mila quelle trattate: la differenza è dovuta allo smaltimento di pratiche arretrate. Lo scorso anno l’ufficio ha anche smaltito circa 1800 pratiche di cittadinanza arretrate, invertendo un trend negativo che le vedeva ferme al 2008. Nel 2013 una nuova organizzazione e diversa distribuzione di carichi di lavoro ha dato slancio all’attività, ma il costante taglio di risorse non consentirà di mantenere questi standard”.

Lo ha affermato Maurizio Dori del Pd aprendo il dibattito consiliare sull’ordine del giorno relativo a “Tempi di attesa per il rilascio del permesso di soggiorno presso la Questura di Modena”, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 12 settembre.

Per il Pd, sono anche intervenuti Luigi Alberto Pini, che ha sottolineato come “la soluzione del problema si debba cercare a monte e non a valle, cioè in un provvedimento che rimedi a una legge, quella Bossi-Fini, che si è dimostrata superata dai fatti, ed Elisa Sala, tra le firmatarie dell’ordine del giorno. La consigliera ha ribadito come “l’intento dell’odg era appunto di sollecitare il sindaco e l’Amministrazione comunale a portare l’istanza nelle sedi adeguate, lungi quindi dal mettere in dubbio l’operato degli uffici postali e della Questura ed evidenziando invece l’importante lavoro degli uffici dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo per la complessità della legge e delle pratiche”.

Per la Lega nord, Fabrizio Cavani ha sottolineato che nel computo della differenza tra richieste giunte alla Questura e pratiche trattate ci sono anche i permessi di soggiorno di pertinenza della Questura di Mirandola, di cui Modena si è fatta carica in seguito al terremoto. “In generale, considerando i tempi per il rilascio – ha detto Cavani - si tratta di 130 permessi di soggiorno rilasciati ogni giorno”. Il consigliere ha inoltre sollevato dubbi sulla mancanza di dati nel testo dell’ordine del giorno: “Visto che sostanzialmente parliamo di numeri - ha concluso - almeno facciamolo in modo più tecnico”.

Per il Pdl, Olga Vecchi ha suggerito di introdurre “un distinguo tra coloro che vivono nell’illegalità e gli stranieri onesti che adempiono ai loro doveri e come tali hanno diritti da far valere. Queste persone – ha aggiunto - vanno aiutate e la situazione va migliorata valutando anche una possibile estensione del periodo di validità del permesso di soggiorno, ma senza omettere l’aspetto dei controlli”. Sandro Bellei ha rimarcato “l’importanza della comunicazione anche in questo settore, al fine di dare rassicurazioni e, soprattutto, di fornire informazioni corrette su pratiche, scadenze e opportunità per mettere queste persone nelle condizioni di vivere al meglio”. E il capogruppo Adolfo Morandi, dichiarando una sostanziale condivisione dell’ordine del giorno da parte del suo gruppo, ha proposto una pausa per emendare il testo.

Per il sindaco Giorgio Pighi la soluzione ottimale sarebbe che una carta o un permesso di soggiorno in scadenza prevedessero un congruo termine per il rinnovo quando è ancora valida, come accade per il passaporto. “Apprezzo lo sforzo delle questure, ma non è ancora sufficiente”, ha aggiunto puntando l’attenzione sul problema della “burocratizzazione: occorre lavorare su durata, strumenti tecnologici ed efficientamento degli uffici per raggiungere un punto di equilibrio affinché il nuovo permesso venga consegnato prima della scadenza del vecchio”.

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