30/01/2014

ALLUVIONE/2 - OTTO INTERROGAZIONI SUL PERCHÉ DEL DISASTRO

In Consiglio a Modena diversi consiglieri hanno presentato istanze sull’accaduto

Quali sono le possibili cause della rottura dell'argine del fiume Secchia in un tratto rettilineo e della conseguente esondazione? Come mai non è giunto un allarme preventivo sulla piena in arrivo? Qual era la situazione di pulizia del letto del fiume Secchia, che tipo di manutenzione è stata fatta agli argini e a chi ne spetta il controllo? Come si intende ora procedere per mettere in sicurezza quelle zone?

Sono i quesiti che più spesso ricorrono nelle otto interrogazioni presentate in Consiglio comunale a Modena nella seduta di oggi, giovedì 30 gennaio, da vari consiglieri sull’allagamento della zona di San Matteo ad Albareto nel comune di Modena e dei comuni di Bastiglia e Bomporto oltre a un forte rischio per altre aree, con un disperso e ingenti danni per i residenti, avvenuto lo scorso 19 gennaio a causa della rottura dell’argine del fiume Secchia e della conseguente esondazione. Nel dettaglio, le istanze presentate sono: “Inondazione nella zona di Albareto e comuni limitrofi” da Giulia Morini, Elisa Sala e Paolo Trande del Pd; “Esondazione fiume Secchia, cause e responsabilità e il caso delle casse di espansione del fiume Panaro” da Michele Barcaiuolo di Fratelli d'Italia; “Rottura dell’argine destro del Secchia” dal capogruppo di FI-Pdl Adolfo Morandi; “Esondazione fiume Secchia” di Sergio Celloni del Movimento per cambiare insieme per Modena; “Quali sono le responsabilità di questa nuova sciagura alla luce della tranquillità sulle casse d'espansione recentemente dichiarata dai tecnici in Consiglio comunale?” di Sandro Bellei FI-Pdl; “Stato di emergenza a seguito dell'esondazione del fiume Secchia” di Federico Ricci e Ingrid Caporioni di Sel; “Esondazione del fiume Secchia. Tutela del territorio. Responsabilità e risposte ai cittadini” e “Controllo degli argini” di Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it.

In particolare, i consiglieri del Pd hanno chiesto “cos’è avvenuto esattamente” e “quanto tempo è necessario per la messa in sicurezza degli argini; mentre Barcaiuolo ha domandato “come mai a fronte di piogge non eccezionali per quantità e durata si è verificata una situazione di tale gravità”, “cosa intendono  fare  le istituzioni e il Comune di Modena per evitare che si possa verificare nuovamente” e “per aiutare gli sfollati in merito ai danni ingenti che l’alluvione ha provocato alle abitazioni”. Morandi ha domandato “di chi sono le eventuali responsabilità dell’attuale situazione delle casse di espansione del fiume Panaro” e quali sono “le condizioni dell’argine sia in prossimità della falla sia a monte che a valle della stessa”. Ha chiesto inoltre al Comune di sollecitare l’Aipo alla verifica urgente degli argini e dell’adeguatezza delle casse di espansione del Secchia, e di intervenire presso i presidenti della Regione Vasco Errani e del Consiglio Enrico Letta “affinché concedano immediatamente lo stato di calamità naturale, con lo stanziamento delle risorse necessarie agli interventi di prima necessità delle popolazioni colpite dall’alluvione e al ripristino delle condizioni di normalità”. Celloni ha domandato “se il Comune si è preoccupato di avere dal 2009 ad oggi, anno per anno, le garanzie necessarie dagli enti di controllo preposti per evitare il disastro che invece si è verificato”, mentre Bellei ha chiesto come hanno funzionato le casse d’espansione del Panaro “su cui erano state recentemente date ampie rassicurazioni in Consiglio comunale da parte di tecnici” e perchè “attendono ancora di essere completate a distanza di 40 anni, nonostante l'ingente spesa sostenuta, pari a oltre 30 milioni di euro, e un'inaugurazione che non ha mai visto il vero e proprio collaudo”. I consiglieri di Sel hanno chiesto informazioni rispetto alla richiesta di stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia-Romagna, alla sospensione degli adempimenti fiscali, tra cui gli oneri Iuc, e agli interventi di indennizzo. Hanno infine domandato “come si intende procedere per il ripristino delle infrastrutture danneggiate”. Sandra Poppi ha chiesto “come intende muoversi la Giunta rispetto alle richieste dei cittadini che si sono costituiti in Comitato delle famiglie alluvionate e alla loro decisione di promuovere una class action per difendere i propri diritti”, se intende chiedere alla Regione Emilia-Romagna l'istituzione del Parco Regionale del Fiume Secchia e “avvalersi dei parlamentari modenesi per farsi portavoce del disastro quasi ignorato dal Governo e per chiedere l’utilizzazione delle risorse pubbliche destinate alla realizzazione della inutile e devastante Bretella autostradale Modena-Sassuolo per interventi di manutenzione e salvaguardia dei territori”. Nell’altra interrogazione, la consigliera ha infine domandato “se l'ufficio Ambiente ha chiesto nell'ultimo anno al Gruppo comunale di Protezione civile di effettuare periodici controlli degli argini nel territorio del Comune, quanti ne sono stati fatti e quali segnalazioni scritte agli uffici competenti sono giunte”.

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